Era da un po’ che non scrivevo della mia amata Grecia, ti siamo mancate? Stavolta ti porto a scoprire esperienze e luoghi da non perdere in Grecia, ma oltre ai miei consigli troverai anche quelli delle Travel Blogger Italiane.
Non conosci le Travel Blogger Italiane? Ti racconto subito chi siamo. Siamo una community di sole donne, oltre 500 ormai, tutte travel blogger con una passione in comune, il viaggio, ma declinato in tanti modi di viaggiare diversi! C’è chi viaggia in famiglia come me, chi viaggia da sola, chi viaggia in camper, chi viaggia in Italia, chi in Europa, chi con il cane, ecc. Insomma, una community davvero eterogenea. Oltre ad avere tutte il nostro blog personale, abbiamo anche un magazine al quale contribuiamo con articoli, interviste e tanto altro.
Dopo questa piccola premessa, andiamo in Grecia, sei pronto a seguirmi?
Esperienze da non perdere in Grecia
Partiamo subito con le esperienze da non perdere in Grecia, che ne dici? Oltre ai classici tramonti a Santorini (e su qualunque altra isola), le colazioni e i pranzi in riva al mare, fare il bagno nelle acque cristalline, le TBI e io ti portiamo a scoprire delle esperienze davvero particolari!
Esperienze da fare in Grecia: l’escursione sul vulcano di Santorini
di Elisa Tremolada, autrice del blog L’isola di Elisa
Santorini è una delle isole più’ conosciute in Europa e in tutto il mondo: i suoi tramonti mozzafiato attirano ogni anno migliaia di visitatori che rimangono incantati dagli scorci a picco sul mare e dalla bellezza dei due villaggi principali, Oia e Fira.
L’isola si affaccia su una caldera, ovvero un’ampia baia formatasi in seguito alla potentissima esplosione di un vulcano nel II millennio a.C. che sconvolse l’intero Mediteranneo con terremoti e tsunami, al punto che nella mitologia Santorini fu spesso associata al mito di Atlantide. Gran parte dell’isola sprofondò negli abissi e l’arcipelago che vediamo oggi è costituito appunto dall’isola di Santorini, l’isolotto di Thirassia e Nea Kameni, una parte di vulcano ancora attivo.
Quest’ultima si può visitare con un’escursione di poche ore affidandosi alle molte agenzie dell’isola o recandosi direttamente al porto di Athinios dove ogni giorno partono crociere e tour organizzati. La maggior parte delle gite includono anche la visita a Thirassia e la sosta alla sorgente di acqua termale di Palea Kameni per un bagno di benessere.
L’ascesa al vulcano non è impegnativa poiché si trova a pochi metri sopra il livello del mare ma consiglio comunque scarpe da trekking (in certi punti la terra è molto calda), cappello e occhiali da sole, crema solare e acqua. Solitamente le guide che accompagnano i tour sono poliglotte e riescono a raccontare la storia geologica in più lingue rendendo l’escursione ancora più’ interessante.
Si possono vedere piccoli crateri ancora attivi e fumarole dall’intenso odore di zolfo.
Camminare su un vulcano attivo in mezzo al mare e ammirare le scogliere di Santorini punteggiate da villaggi bianchi è un’esperienza indimenticabile che consiglio vivamente a tutti coloro che oltre ad aperitivi al tramonto e shopping sfrenato nelle eleganti boutique cercano un’immersione totale nella storia geologica dell’isola.
Trekking a Karpathos: da Avlona a Vroukounda: le antichissime piscine bizantine ed il santuario sotterraneo di Agios Ioannis
Di Laura Morello, autrice del blog Viaggi fuori rotta
Una delle esperienze che più mi sono rimaste nel cuore di Karpathos, è stata la nostra avventura ad Avlona alla scoperta delle antichissime piscine bizantine e del santuario sotterraneo di Agios Ioannis.
Si tratta di un itinerario poco conosciuto, di cui siamo venuti a conoscenza per caso parlando con Alberto, un signore che da anni trascorre le sue estati sull’isola.
È stato lui che ci ha accompagnato fino alla città fantasma di Avlona, una cittadina semi abbandonata che nel 2011 contava 6 abitanti ed in cui il tempo sembra si sia fermato.
Da qui abbiamo iniziato il nostro cammino in un paesaggio che sembrava dimenticato da tutti, in cui gli unici rumori erano il vento, il belare delle capre e il ragliare degli asini selvatici.
Raggiungere le piscine è molto difficile se non ci si aiuta con qualche piccolo riferimento, nel nostro caso un bastone piantato nel terreno proprio da Alberto durante la visita precedente.
Il terreno appare frastagliato e rosso fuoco, sembra di stare nel deserto, fino a quando ecco spuntare una piscina, lavorata dall’uomo in qualche non ben precisata epoca, proprio accanto al mare impetuoso.
La vasca è alimentata dagli schizzi delle onde del mare, che qui sembra essere sempre in burrasca a causa dei venti fortissimi che spazzano l’isola.
Poco più in là, si trovano i resti dell’antichissima città di Vroukounda. Qui il terreno è disseminato di pezzi di anfore e cocci di epoca bizantina. Un museo a cielo aperto.
Davvero suggestivo camminare sui resti di quella che un tempo era una florida città. Non molto distante si trova il santuario di Agios Ioannis , scavato nella roccia a strapiombo sul mare. Qui ancora oggi è tradizione ritrovarsi tra il 28 e 29 agosto per il Panigiri in onore di San Giovanni Battista: un tripudio di danze e riti ancestrali i cui suoni risuonano nella notte dei tempi. Descrivere le emozioni in poche righe non è affatto semplice, posso dire che quest’esperienza ha ridato ossigeno alla mia mente e rimarrà per sempre nel mio cuore.
Terme a Kos: un bagno termale in spiaggia
So cosa stai pensando! La Grecia è già rilassante di per sé, perché dovrei andare alle terme? Beh, se le terme sono in spiaggia, secondo me vale la pena fare un giro no? Ti avevo già parlato delle migliori spiagge di Kos, e avevo incluso Therma Beach nella mia lista. Ora però ti racconto qualcosa di più.
Fu un archeologo italiano a scoprire quest’area nel 1934, formatasi in seguito ai movimenti tettonici e alle eruzioni vulcaniche di milioni di anni fa. Il nome Thermà, che significa caldo in greco, fa riferimento alle acque caldissime che sgorgano da sottoterra in questa piscina naturale formatasi tra le rocce.
Pensa che l’acqua ha una temperatura tra i 42° e i 50° e più ti avvicini alle rocce… più rischi di scottarti! È stupendo però stare in ammollo nell’acqua calda… io ti consiglio di andarci verso sera, in modo da evitare il sole battente e l’eccessivo calore esterno e mi raccomando, fai attenzione se soffri di bassa pressione, non stare troppo in acqua ed entra ed esci gradualmente in modo da abituare il tuo corpo alla temperatura!
Therma Beach è poco lontana da Kos Town, ci puoi arrivare sia con i mezzi pubblici anche se ti tocca fare l’ultima parte a piedi, oppure con la macchina – l’ultimo tratto è su strada sterrata! Se dopo il bagno termale vuoi goderti una cena con tramonto, ti consiglio il ristorante Lofaki, davvero una chicca e con un panorama strepitoso!
Luoghi da non perdere in Grecia
E per la serie… luoghi da non perdere in Grecia, ecco qui i consigli delle Travel Blogger Italiane!
Non solo isole: alla scoperta di Meteore
Di Debora, autrice del blog Riparto da un viaggio
Quando si pensa alla Grecia il pensiero vola immediatamente alle sue splendide isole, ai suoi straordinari siti archeologici o alla splendida Atene. Ma la Grecia è un paese dalle mille sorprese, uno scrigno pieno di tesori preziosi tutti da scoprire.
Apro il baule dei miei ricordi e tiro fuori un tesoro, il mio viaggio in solitaria in una parte della Grecia, per certi versi, meno battuta. Ti porto nel cuore della Tessaglia per farti scoprire le Meteore, un luogo che mi ha letteralmente stregato.
Quando i miei occhi si sono aperti davanti le Meteore la sensazione che ho provato è stata di pura meraviglia, stupore. Davanti a questo incredibile ed unico spettacolo ho percepito qualcosa che va al di là di quello che si vede. E’ un luogo capace di far vibrare le corde dell’anima, dove si avverte la Bellezza Suprema, la mano di Dio.
Qui la natura selvaggia ha modellato, “aiutata” dal vento e dall’acqua, un paesaggio unico, dei pinnacoli di arenaria dalle forme ardite e bizzarre sulla cui sommità l’uomo ha costruito dei monasteri, le Meteore. Edifici che sembrano stare in aria, Meteore in greco significa sospeso, nessun altro nome poteva essere più appropriato-.
I monasteri visitabili, dei 24, sono solo 6 , raggiungibili tramite delle scale scavate nella roccia. Il più grande ed il più visitato è Great Meteora ma il più affascinate, a mio avviso, è Vaarlam. Per visitare tutti i monasteri suggerisco di soggiornare almeno un paio di notti. Nel caso in cui decidessi di rimanere, fermati nella cittadina di Kalambaka, paesino ai piedi delle Meteore, ottima partenza per esplorare la zona.
Per dormire ti consiglio l’Alsos House, una struttura comoda dotata sia di camere che appartamenti e per mangiare la taverna Paramithi. Da Kalambaka, esattamente dalla piazza principale, parte un piccolo bus che effettua un percorso ad anello che impiega circa 20 minuti.
Mi raccomando scarpe comode perché per entrare nei monasteri c’è da fare piccoli sentieri, stradine, scale, scalini. Non preoccuparti, nulla di impossibile. Nel caso, invece tu voglia rimanere solo un giorno programma per visitare un monastero circa un’ora e mezza.
E’ arrivato il momento di chiudere il baule dei miei ricordi augurandoti di poter vedere con i vostri occhi questo luogo fantastico.
Exarchia: il lato moderno di Atene
Di Valeria Salvai, autrice del blog Mente in viaggio
Quando si pensa ad Atene, è inevitabile associarla a siti archeologici e all’arte classica.
Forse meno immediato è pensare ad Atene come patria della street art. C’è un quartiere, lontano dall’Acropoli, che è famoso per l’arte contemporanea, per il suo spirito anarchico e che permette al visitatore di costruire un itinerario interessante, in cui a ogni angolo ci può essere una sorpresa. Il suo nome? Exarchia.
Il quartiere è stato storicamente il centro della controcultura e dei movimenti rivoluzionari che hanno portato prima alla lotta contro il nazifascismo e, poi, alle prime grandi insurrezioni contro la Dittatura dei Colonnelli. Lo spirito idealista sicuramente risente della presenza nel quartiere del Politecnico di Atene.
Oggi Exarchia sta vivendo un processo di gentrificazione, che l’ha resa non solo un quartiere di centri sociali e di squat, ma anche un’esperienza di autogestione degli spazi pubblici, un luogo di locali trendy e negozi di vinili e oggetti vintage.
Il fulcro del quartiere è sicuramente Piazza Exarchion. Da qui, il mio consiglio è di perdersi tra le vie, sempre tenendo lo sguardo in alto: anche i palazzi più alti e insignificanti possono ospitare graffiti e murales.
Chi è amante della street art, troverà artisti noti nell’ambiente come l’Italiano Blu, i Berlin Kidz, OKF, 101, INO…
Il quartiere è sicuramente consigliato ai turisti più giovani o interessati anche alle tematiche sociali. Gli amanti dell’immagine più classica di Atene troveranno comunque l’occasione di farci un salto, visto che proprio qui, in un interessante mix di antico e moderno, si trova il Museo Archeologico Nazionale della città.
Se hai solo poche ore da passare in città, leggi cosa puoi visitare ad Atene in poche ore.
L’isola di Milos
Di Elisa Tremolada, autrice del blog L’isola di Elisa
Le isole greche hanno un fascino magico. La loro storia intreccia leggende e misteri e il forte legame con la mitologia crea in certi luoghi un’atmosfera suggestiva che sembra di trovarsi fuori dal tempo.
Milos, la signora elegante delle Cicladi, non tradisce questa aspettativa. L’isola non è famosa solo per le sue spiagge insolite e i paesaggi lunari ma gli appassionati di arte la conoscono per un evento speciale: qui, nel 1820 venne ritrovata da un contadino (ma romanticamente mi piace pensare che emerse dalle acque in tutta la sua grazia) la Venere di Milo, la celebre statua di marmo bianco ora conservata al Louvre.
La notizia del ritrovamento fece subito notizia e scaturì una battaglia tra turchi e francesi per il possesso. Questi ultimi ebbero la meglio e la dea della bellezza venne malamente impacchettata e caricata su una nave da guerra alla volta della Francia. Il sito del ritrovamento è visitabile ma a testimonianza rimane solo un cartello esplicativo.
Poco distante si erge maestoso e con una vista mozzafiato l’antico teatro del periodo romano (I-IV secolo a. C), ben conservato e visitabile gratuitamente (si trova nei pressi dei villaggi di Plaka e Tripiti). È un luogo carico di suggestione, un balcone sull’Egeo che infonde pace e tranquillità.
Il complesso fu costruito completamente in marmo bianco e godeva di una perfetta acustica, ospitando fino a 7000 persone. È emozionante sedersi sui gradoni e immaginare di assistere a una tragedia con il blu del mare sullo sfondo. Alcune parti sono state restaurate e ancora si scava alla ricerca delle statue che probabilmente un tempo circondavano la parte alta dell’auditorium.
Non lontano si possono visitare con un piccolo contributo anche le Catacombe: vi si accede con una guida e il percorso è breve ma interessante.
Da qualche anno la Grecia si sta battendo perché alcune delle opere elleniche più significative possano far ritorno a casa. L’amministrazione di Milos ha iniziato una raccolta firme a sostegno del “comitato del rimpatrio della Venere” alla quale si può aderire su www.takeaphroditehome.gr
Per approfondire
Se ti è piaciuto questo articolo, ti potrebbero piacere anche i seguenti:
- Cosa mangiare in Grecia: 12 piatti tipici
- Souvenir dalla Grecia, cosa portare ad amici e parenti
- Vacanze in Grecia
Se invece hai altre esperienze e luoghi da non perdere in Grecia che vuoi consigliarci, lascia un commento qui sotto!