Viaggiare con neonati: come viaggiare liberamente in Italia e all’estero anche con figli molto piccoli.
Cara mamma, magari stai aspettando il tuo bambino o magari è nato da poco e hai paura che tutte quelle persone che ti dicono ‘ora non viaggerai più come prima‘ abbiano ragione. Tranquilla, non hanno ragione. Voglio rassicurarti in questo, viaggiare con un neonato si può fare tranquillamente. Leggi la mia esperienza, e scrivimi se hai dubbi o domande.
Quando aspettavamo Sofia, Michele ed io ci siamo ripromessi che avremmo sempre viaggiato insieme a lei. La nostra bimba non sarebbe stata un limite. Abbiamo sentito un sacco di storie di conoscenti che hanno smesso di viaggiare (e anche di vivere normalmente?!) con l’arrivo dei figli, ma noi non volevamo essere così.
Quante volte ci siamo sentiti dire “non viaggerete più come prima”, “dovrete stare tranquilli almeno per 3, 5, 10 anni”, ecc. Queste cose ripetute all’infinito e la novità di avere una bimba un po’ di ansia ce l’hanno messa.
Se non sai da che parte iniziare per organizzare una vacanza o un viaggio con neonati, scrivimi, ti posso aiutare. Mi sono specializzata in Travel Design proprio per aiutare neogenitori a viaggiare serenamente con i loro bambini e iniziare da subito a creare dei bei ricordi in famiglia.
Viaggiare con neonati? Si può fare!
La prima gita fuori porta più lontana del Trentino è stato a solo 1 mese: siamo andati a Bologna in giornata per la mia laurea. Sofia, bravissima. Poco prima di entrare davanti alla commissione ha mangiato, da me, e poi ha dormito per tutto il tempo della discussione. Durante la giornata ha fatto diversi pisolini e parecchie poppate.
Devo ammettere che questo viaggio, anche se di una sola giornata, l’ha stancata molto e infatti nei giorni successivi la vedevo proprio soporifera. Aveva bisogno di recuperare, ma a parte la stanchezza, non ha avuto altri inconvenienti
Complice il Covid quando la piccola aveva pochi mesi ci siamo ritrovati in lockdown, al che abbiamo dovuto rimandare qualsiasi viaggio, tranne qualche – ogni volta che ci era possibile – weekend in Trentino a trovare la nonna.
Non appena ci hanno liberati, abbiamo preso la palla al balzo e siamo partiti per una settimana di mare a Jesolo quando Sofia aveva nove mesi. Grande viaggio, direte voi ironicamente. È vero, in termini di distanze non è sicuramente un grande viaggio, ma per noi, essendo la nostra prima volta al mare in tre, lo è stato.
Alloggio a parte (stendiamo un velo pietoso), è andato tutto alla grande. Sofia si è divertita sia in spiaggia che in giro, si faceva dei gran sonnellini in passeggino così che papà ed io potessimo camminare o rilassarci. All’epoca allattavo ancora ma ovviamente avevo già iniziato da qualche mese lo svezzamento, quindi a pranzo e a cena Sofia mangiava omogeneizzati, minestrine, ecc.
Nonostante la brutta esperienza in hotel, che magari ti racconterò in un post dedicato, riuscivo a prepararle tutto il necessario.
Viaggiare con neonati in aereo: la prima volta in Grecia di Sofia
Tornati a casa, non è andato via tanto tempo prima che io sentissi il proverbiale ‘mal di Grecia’. Se non ne hai mai sentito parlare, è quella nostalgia che ti assale se non torni in Grecia dopo qualche tempo.
Se mi segui, sai che Michele ed io siamo innamorati delle isole greche e ci andiamo tutti gli anni se ne abbiamo la possibilità.
L’anno scorso, tra restrizioni in Italia e regole particolari per entrare in Grecia, sembrava che non riuscissimo ad andare e invece poi, informandomi su cosa dovevamo fare ho prenotato una settimana a Kos per noi, i suoceri e mio cognato. Una vacanza in famiglia allargata!
La preoccupazione che avevo io era quella di viaggiare in aereo con una neonata. Sofia aveva undici mesi, non potevo sapere come avrebbe reagito all’aereo non avendo esperienze precedenti. Quindi come faccio sempre quando non so una cosa che mi preoccupa, ho cercato informazioni.
I bambini possono salire in aereo fin da pochi giorni di vita, tante compagnie accettano neonati con soli sette giorni di vita, senza particolari rischi per la loro sicurezza. Ovviamente bisogna fare attenzione a qualche aspetto. Hai presente quella fastidiosa sensazione di quando ti si tappano le orecchie per il cambio di altitudine e l’aumento di pressione? Ecco, quello potrebbe succedere anche ai nostri bimbi in fase di decollo e atterraggio.
Cosa fare per evitare che accada? Basta attaccarli al seno se si allatta oppure avere con sé un biberon o il ciuccio e farli ciucciare. I movimenti che si innescano nella bocca prevengono il problema del mal d’orecchie.
I pediatri sconsigliano invece di viaggiare in aereo se i bimbi sono raffreddati o se soffrono di otite perché il mal d’orecchie dovuto agli sbalzi di pressione potrebbe aumentare considerevolmente a causa della presenza di muco.
Un’altra cosa a cui fare attenzione sono gli sbalzi di temperatura. In aereo succede spesso che l’aria condizionata sia piuttosto alta, di conseguenza l’escursione termica con l’esterno è notevole. Come ci copriamo noi, è opportuno coprire anche i nostri bambini.
Io, ad esempio, avevo vestito Sofia con calzini, pantaloni, maglietta a maniche lunghe e felpina leggera e in più avevo portato una copertina da metterle addosso in caso si fosse addormentata.
Sofia è stata più brava di quanto pensassi, spesso noi genitori ci facciamo più paranoie del dovuto. Ha dormito quasi tutto il viaggio e quando eravamo quasi arrivati si è svegliata e si è affacciata al finestrino. È stata un’emozione grandissima per me. E pensare che io il mio primo aereo l’ho preso a 20 anni (dopo ho recuperato alla grande il tempo perso!).
Viaggiare in aereo con neonati documenti
Che documenti servono per viaggiare in aereo con i neonati? Se andate in un Paese dell’Unione Europea ti basterà avere una carta d’identità valida per l’espatrio, mentre se viaggiate fuori UE sarà necessario il passaporto. Di base, i neonati hanno bisogno degli stessi documenti che avete tu e il papà.
Come viaggiare in aereo con neonati in modo sicuro
Noi abbiamo volato con Easyjet e devo dire che ci siamo trovati davvero molto bene.
Appena salita in aereo non sapevo bene cosa dovevo fare, quindi sono andata al mio posto e ho aspettato il personale di bordo. Mi hanno portato una cintura e mi hanno spiegato come agganciarla alla mia e come poi agganciare la bambina.
I bimbi fino ai 2 anni infatti viaggiano in braccio a uno dei genitori e non hanno un posto a loro dedicato. Un’altra opzione è quella di farli viaggiare sì su un posto a loro dedicato ma seduti sul seggiolino (che può essere anche l’ovetto che utilizzate per la macchina). Consiglio questa opzione solo se avete viaggi lunghi da affrontare perché intanto c’è un sovrapprezzo da pagare occupando un posto in più e poi avrai più roba da portarti su e giù dall’aereo e con un bimbo in braccio meno cose avete meglio è, o almeno io la vedo così!
Un altro consiglio che mi sento di darti per viaggiare con neonati in aereo tranquillamente è quello di portare con voi quello che gli dareste a casa da mangiare e da bere. Le compagnie aeree prevedono la possibilità di portare con sé il necessario per i neonati, quindi, sono permessi a bordo omogeneizzati, latte e acqua. Io per la nostra bimba avevo portato qualche omogeneizzato di frutta nel caso le fosse venuta fame durante il viaggio.
Viaggiare con neonati: i miei consigli
Viaggiare con neonati si può ed è bello. Io vi consiglio di partire pensando sì alle possibili situazioni che potrebbero capitare e quindi portandovi medicine di base e tutto il necessario però ti direi anche di non preoccuparti eccessivamente! I bambini si adattano meglio di quanto pensiamo alle nuove situazioni e se noi assecondiamo i loro ritmi, perché è giusto e doveroso farlo, possiamo comunque viaggiare e goderci le vacanze come facevamo prima di averli, anzi forse di più perché non c’è niente di più magico che vedere il mondo con gli occhi di un bambino e meravigliarsi davanti alle cose che noi adulti diamo per scontate.
Cosa mangiano i neonati in vacanza
“E cosa le darai da mangiare?” “Niente, è risaputo che in Grecia i bambini muoiono di fame”.
Questa è una conversazione realmente avvenuta quando abbiamo comunicato ad amici e parenti che avremmo portato Sofia in Grecia a soli undici mesi.
Avendo iniziato lo svezzamento a sei mesi e l’auto-svezzamento qualche tempo dopo, non eravamo particolarmente preoccupati di cosa avrebbe mangiato Sofia. Lei ha sempre assaggiato volentieri quello che mangiavamo noi, quindi per noi il problema non si poneva.
Ovviamente, ho portato con me qualche omogeneizzato ‘per sicurezza’ ma poi li ha mangiati solo perché né io né il papà volevamo riportarli a casa. È vero anche che siamo andati in un supermercato a prendere frutta e acqua da consumare in spiaggia e in effetti non abbiamo trovato omogeneizzati. A Kos avevano soltanto dei barattolini con le pappe già pronte, tipo pasta al sugo, ma non come da noi gli omogeneizzati di carne, di pesce, di frutta, ecc. Probabilmente i greci praticano anche loro l’auto svezzamento e con tutto i prodotti naturali che hanno, penso sia un’ottima idea!
In ogni caso questo non è stato assolutamente un problema. Sofia ha mangiato di tutto e ha mangiato di gusto. Non l’ho mai vista mangiare tanto! A colazione mangiava formaggio, uova sode, yoghurt greco con il miele – ovviamente in dosi adeguate alla sua età e al suo pancino. Durante il giorno mangiava frutta per i vari – numerosi – spuntini e poi a pranzo e cena mangiava quello che mangiavamo noi, solo meno condito.
Devo dire che l’attenzione dei ristoratori nei confronti della piccola è stata molto gradevole e gradita. In un ristorante a Kos, Cavo Greco, mi hanno addirittura chiesto se volevo che la portassero a spasso mentre noi mangiavamo.
Nemmeno viaggiare con neonati in auto è stato un problema perché quando abbiamo prenotato la macchina abbiamo indicato che ci sarebbe servino un seggiolino per una bimba di 8 mesi all’epoca e ci è stato fornito senza alcun problema!
Neonati al mare
L’altra preoccupazione che avevamo prima di partire era quella che Sofia potesse scottarsi. Si sa, in Grecia il sole picchia – soprattutto ad agosto – e c’è sempre una bella arietta quindi magari non ci si rende subito conto di quanto sole si sta prendendo.
Ci siamo però organizzati in questo modo: crema solare per bambini protezione 50 con applicazioni ripetute ogni due, tre ore, tanta acqua e frutta, e l’abbiamo sempre tenuta all’ombra nelle ore più calde. Sono attenzioni che dovremmo avere anche per noi adulti in realtà ma non sempre ce ne ricordiamo. In fondo, viaggiare con neonati non è molto diverso rispetto al viaggiare noi grandi, la prevenzione e la cura di sé dovrebbero essere prerequisiti di qualsiasi viaggio.
Comunque, ha fatto una settimana in cui non si è scottata e anzi si è proprio divertita! Stava sulla sabbia a giocare con legnetti, sassi e conchiglie e anche in acqua se l’è spassata. Anche per i bagnetti in mare abbiamo fatto attenzione a non portarla in acqua quando magari era un pochino più fredda o agitata.
Spero che questo articolo possa esseri d’aiuto e che ti abbia un pochino rassicurato sul viaggiare con neonati, ma se hai ancora dubbi non esitare a scrivermi, sarò felice di risponderti! Ricordati, a meno che non ci siano patologie o problemi particolari di salute, e in questo caso è doveroso rivolgersi al pediatra, viaggiare con neonati è bellissimo, è un’emozione nuova sia per loro che per noi e vale la pena godersela al massimo. Partire in vacanza sereni con il tuo neonato sarà il regalo più bello che tu possa fargli!