Londra fa rima con magnolia. Non è così secondo le regole della poetica italiana. È così nei miei ricordi più nitidi della città.

Londra è bella in ogni stagione dell’anno. In autunno quando i parchi si colorano di toni caldi, in inverno quando le luci di Natale illuminano la città e i negozi si vestono di rosso e oro, in estate quando i parchi si riempiono di Londoners che approfittano del bel tempo per fare attività fisica o godersi un barbecue con gli amici.

Ma Londra dà il meglio di sé in primavera. Quando i primi caldi fanno sbocciare gli alberi di magnolia nei cortili delle semi-detached houses e il profumo di fiori e di rinascita inebria l’aria.

Londra magnolia
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La prima volta che sono stata a Londra ci sono stata in primavera, dopo la laurea, ed è allora che ho deciso che in quella città io ci avrei vissuto.

Era marzo 2010. 11 anni fa. Ricordo ancora gli alberi in fiore in Hyde Park, il giro in barca fino a Greenwich dove l’erba era di un verde pazzesco, la temperatura mite di giorno che rinfrescava verso sera.

Ricordo Southbank, il mio posto del cuore a Londra, dove i buskers, gli artisti di strada, si esibiscono per pochi spiccioli, la gente cammina ammirando la skyline della City, per poi arrivare a Tower Bridge e rimanere affascinati dalla sua bellezza.

Dopo aver vissuto per un po’ a Londra cercavo nei parchi la pace di casa mia, il silenzio, il contatto con la natura. Ed è soprattutto in primavera che cercavo questa connessione. Nei fiori, nei profumi e nei colori che la primavera donava ai parchi meno conosciuti, quelli di North London.

Londra_Clissold_Park

Ci sono luoghi che associamo ad un ricordo particolare, vi è mai capitato? A me capita in continuazione. Ogni volta che vedo un albero di magnolia in fiore, ovunque esso sia, penso a Londra, alle primavere trascorse lì, alle camminate infinite fatte in città.

In un articolo dedicato alle esperienze di chi ha trascorso un periodo a Londra e poi ha deciso di andarsene, vi ho raccontato un pochino del mio rapporto di amore e odio con la città. In primavera questo sentimento contrastante si trasforma in nostalgia, nostalgia di una primavera in una città caotica ma dalle mille opportunità. Nostalgia per una città rumorosa ma che offriva anche rifugi silenziosi. Nostalgia di una città dalle mille possibilità lavorative ma che per me ha significato anche solitudine. Insomma, una città dai mille contrasti.

Sono sei anni che non metto piede nella capitale britannica e se ci tornassi farei tutte quelle cose che quando ero lì non ho fatto, sempre per il principio che ‘tanto sono qui, posso farlo in qualsiasi momento‘ e poi invece si finisce per non fare le cose più semplici. Sempre per rimanere in tema di primavera, mi piacerebbe visitare Kew Gardens, Richmond Park e lo Sky Garden. Sono tre attrazioni che quando ero lì non ho visitato e mi dispiace un sacco.

Londra Sky Garden
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A volte mi chiedo cosa proverò nel tornare a Londra dopo tanto tempo e dopo averci passato diversi anni, ma l’unico modo per scoprirlo è tornarci.

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