In questo articolo vi parlo di cosa vedere a Kos tra medicina, archeologia e bellezze naturali. 10 cose da non perdere tra siti archeologici, alberi centenari, spiagge.

Kos è un’isola davvero ricca di cose da fare. Onestamente quando ci sono andata non mi ero informata tantissimo su cosa vedere sull’isola ma una volta lì mi sono resa conto che c’era davvero tanto da fare e da vedere. Leggete l’articolo fino in fondo per saperne di più su questa bellissima isola greca.

Cosa vedere a Kos_basilica di Agios Stefanos

Cosa vedere a Kos: la checklist

Kos mi ha sorpresa positivamente. Presa in considerazione solo all’ultimo momento, più in base alla disponibilità dei voli che non a una vera e propria attrazione per l’isola in particolare, Kos è riuscita a sorprendermi positivamente. Offre molto dal punto di vista culinario, vi ho già raccontato dei migliori ristoranti con vista, sorprende per le spiagge tranquille e l’acqua calma e cristallina e affascina per le attrazioni archeologiche e culturali che offre al visitatore interessato.

Le vediamo nello specifico, ma intanto vi lascio la checklist di cosa vedere a Kos:

  1. Sito Archeologico di Asklepieion
  2. Gli scavi nei dintorni di Kos Town – l’antica Agorà e l’Odeon
  3. Le rovine della Basilica di Aghios Stefanos
  4. Castello dei Cavalieri a Kos Town
  5. Museo Archeologico di Kos
  6. Albero di Ippocrate
  7. Fondazione di Ippocrate
  8. Il tramonto dal villaggio di Zia
  9. Le terme di Kos
  10. Le spiagge di Kos

Cosa vedere a Kos: archeologia

Se siete interessati all’archeologia Kos ha molto da offrire. Vediamolo nel dettaglio.

Sito Archeologico di Asklepieion

Asklepieion è il sito archeologico più importante dell’isola e uno dei tre più importanti Asklepieia dell’intera Grecia.

Un asklepieion nell’antica Grecia era un tempio dedicato alla guarigione e ad Asclepio, il dio greco della medicina. I pazienti si recavano in questi templi per essere guariti fisicamente o spiritualmente.

La prima fase di costruzione del santuario è datata alla fine del 5° – all’inizio del 4° secolo avanti Cristo, ma il culto nello stesso sito va molto più indietro. Il temenos, dedicato in origine ad Apollo Kyparissios, includeva solo un altare e forse un tempio, ma il luogo di costruzione di quest’ultimo non è stato identificato con precisione. Durante la seconda fase di costruzione, un altare fu costruito nello stesso posto del precedente e fu stabilito il culto al dio Asclepio.

Nella terza fase di costruzione (inizio 3° secolo avanti Cristo) Asclepio fu individuato come il dio principale e fu costruito un complesso su tre livelli con vista sulla costa dell’Asia Minore. La distribuzione su tre livelli della costruzione dotava il santuario di teatralità e l’insieme costituiva un modello architettonico dell’età ellenistica.

cosa vedere a Kos_Asklepieion

Il 242 a.C. è stato un anno fondamentale nella storia dell’Asklepieion poiché gli abitanti di Kos assicurarono il riconoscimento panellenico del santuario e fondarono un festival quinquennale in onore di Asclepio, con competizioni musicali e giochi atletici.

L’Asklepieion rimase un centro di culto fino all’Antichità, tuttavia i terremoti del 469 d.C. e del 554 d.C. causarono l’abbandono del santuario. Vi sono tracce di culto cristiano al tempio durante il 5° secolo d.C.

Durante il Medioevo fu costruita una piccola chiesa dedicata alla Vergine di Tarsos sulla terrazza più alta del sito.

L’Asklepieion fu riportato alla luce dall’archeologo tedesco R. Herzog all’inizio del 20° secolo al quale fu dato il permesso dal Sultano – poiché allora Kos era sotto l’impero ottomano. Gli scavi proseguirono poi grazie allo storico Zarraftis e alla Missione Archeologica Italiana che provvide anche alla conservazione e al restauro del sito.

Visitare l’Asklepieion di Kos

Non fate come me: io ho visitato l’Asklepieion a ora di pranzo ad agosto, quando il sole picchiava tantissimo. Scegliete le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio per godervelo al meglio, purtroppo essendo un sito molto grande e all’aperto non offre tante occasioni di riparo dal sole.

L’ingresso costa 8€ a persona, è gratuito sotto i 18 anni e ridotto del 50% sopra i 65 anni. Il sito è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 20.00 e al momento vige l’obbligo di indossare la mascherina durante tutta la visita.

Gli scavi archeologici nei dintorni di Kos Town: l’antica Agorà e l’Odeon

Ammetto di aver visitato più che altro l’Odeon, avendo visto solo di passaggio l’antica Agorà di Kos.

L’Odeon è un piccolo teatro costruito originariamente per gli spettacoli musicali anche se in seguito è stato adibito ad altri utilizzi. Il teatro presente a Kos è ben conservato e per questo ho potuto apprezzarne tutte le strutture tipiche del teatro greco tra cui la cavea e il koilon ovvero la parte destinata agli spettatori.

L’ingresso è gratuito ma anche qui vige l’obbligo di indossare la mascherina durante tutta la visita.

Cosa vedere a Kos: Odeom

Anche l’Agorà ha l’ingresso è gratuito: per quello che ho visto dalla strada anche qui ci sono tanti resti ben conservati da ammirare, tuttavia ho trovato che mancasse un po’ di manutenzione. In alcuni punti c’era l’erba alta ed è un peccato perché rischia di nascondere parti delle rovine.

Le rovine della Basilica di Agios Stefanos

Una basilica paleocristiana costruita nell’omonima baia, un posto davvero meraviglioso che ancora oggi trasmette un grande senso di spiritualità e connessione con la natura circostante.

La basilica di Santo Stefano (Agios Stefanos) era costituita da due basiliche gemelle; una chiesa più grande nella parte meridionale del promontorio e una nella parte settentrionale.

La basilica meridionale, di cui oggi possiamo ammirare le rovine, era costituita da tre navate con due file di colonne. La navata centrale era separata da una balaustra in marmo, di cui rimane soltanto la pietra angolare.

La basilica più piccola aveva una struttura molto simile, tre navate con due file di colonne. La differenza è che le navate erano divise da un’alternanza di colonne e pilastri.

Oggi sono visibili più che altro le colonne e parte dei muri. Quello che la rende molto suggestiva è sicuramente lo sfondo con mille sfumature di blu tra cielo e mare.

Cose da fare a Kos_Basilica di AGios Stefanos a Kefalos

Cosa vedere a Kos Town

Purtroppo quando ci sono andata io – ad agosto 2020 – era tutto chiuso. Il Museo Archeologico e il Castello dei Cavalieri erano chiusi in seguito al terremoto avvenuto qualche anno fa a Kos che ha causato problemi strutturali la cui riparazione ha costi altissimi.

Il Castello dei Cavalieri

Il Castello dei Cavalieri di Kos, anche conosciuto come il Castello di Neratzia, era chiuso dal 2017, anno in cui Kos è stata colpita da un forte terremoto che ha causato diversi danni agli edifici della città.

Si può ammirare il Castello dall’esterno ed è molto bello, è un peccato che non si possa visitare all’interno.

Il Museo Archeologico di Kos

Il Museo Archeologico si trova sulla piazza Eleftheria, di fronte al mercato e alla Moschea di Deffendar. Costruito dagli italiani negli anni 30 del Novecento, è un museo che racchiude diversi reperti storici e archeologici provenienti da tutta l’isola.

Quando sono andata io a Kos era chiuso per cui non ho avuto la possibilità di visitarlo. In tempi normali – ma magari verificate prima – è aperto il lunedì e dal mercoledì alla domenica dalle 8.00 alle 19.30. Il costo d’ingresso è di 7€ – gratis sotto i 18 anni e con il 50% di sconto sopra i 65 anni.

L’albero di Ippocrate

Ho potuto ammirare questo albero imponente e antichissimo. L’albero sotto il quale si dice Ippocrate insegnasse la medicina ai suoi allievi sembra abbia la veneranda età di 500 anni.

Grazie alla sua estensione di circa 12m, risulta essere uno dei più grandi platani d’Europa.

Col passare degli anni, l’albero è diventato cavo per cui tanti suoi rami sono oggi sorretti da impalcature.

In estate nella piazza del platano vengono organizzati eventi e manifestazioni culturali, purtroppo quando ci sono andata io a causa delle restrizioni anti-Covid non sono stati organizzati eventi.

Albero di Ippocrate_cosa vedere a Kos town

C’è anche una tradizione legata al Platano di Ippocrate: ogni 5 settembre le donne del posto portano un ramoscello vecchio ed uno nuovo del platano, insieme ai ramoscelli di altre piante, fino al mare.

Il ramoscello vecchio viene gettato in mare, mentre quello nuovo viene lasciato sulla spiaggia, sulla battigia per essere lambito da 40 onde.

Le donne, dopo aver compiuto questo rituale, tornano al Platano tenendo in mano una ciotola d’acqua di mare e ciottoli. Abbracciano l’albero per avere forza, salute e una lunga vita. Una volta tornate a casa appendono il ramoscello nella iconostasi.

Cosa vedere a Kos: la Fondazione di Ippocrate

Da aggiungere alla lista di cosa vedere a Kos, è la fondazione di Ippocrate.

Inizialmente non ero convinta di volerla visitare, le recensioni che avevo letto in parte la descrivevano come un’esperienza interessante e in parte come una perdita di tempo. Ho deciso di seguire il mio istinto e Michele ed io, ‘approfittando’ dei nonni che ci tenevano la bimba, abbiamo deciso di visitarla.

Ho capito di aver preso la giusta decisione all’entrata quando un signore anziano ci ha accolto alla reception con un grandissimo sorriso. Sembrava davvero contento di accoglierci. Alla mia domanda se parlasse inglese, mi ha risposto chiedendomi se parlassi francese, perché quando andava a scuola lui era quella la lingua insegnata. Gli ho risposto di sì, e contento della mia risposta, ci ha dedicato un po’ del suo tempo in una visita guidata non prevista.

Questo simpatico signore ci ha spiegato chi era Ippocrate, come si è avvicinato alla medicina, come aveva creato unguenti e medicinali a partire dalle erbe aromatiche che lui stesso coltivava nel giardino ancora oggi mantenuto e visitabile. Ci ha mostrato gli oggetti che utilizzava per curare le persone.

cosa vedere a Kos_fondazione di Ippocrate

Ci ha addirittura fatto la dimostrazione di come Ippocrate curasse le spalle lussate o altri problemi ortopedici. La novità che mi è rimasta più impressa è quella dell’importanza data da Ippocrate al rapporto medico-paziente. Ippocrate stesso aveva capito l’importanza di mettersi al livello dei suoi pazienti per ascoltarli e capire come guarirli. Se ci pensiamo, è una cosa tanto semplice quanto forse poco praticata al giorno d’oggi.

Bellissimi i libri antichi e gli strumenti per le operazioni, ma ancora più bello il giardino dove Ippocrate coltivava le piante che poi gli servivano per curare le persone.

Davvero una visita interessante che consiglio col cuore.

Visitare la Fondazione di Ippocrate

La Fondazione di Ippocrate è aperta dal 1 aprile al 31 ottobre dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00 mentre il lunedì ha un orario ridotto. Dal 1 novembre al 31 marzo è aperto generalmente dalle 10.00 alle 17.00 – ma varia in alcuni giorni. Se non ricordo male il costo è di 3€ a persona.

Cosa vedere a Kos: le bellezze naturali dell’isola

Il tramonto dal villaggio di Zia

Tra le cose da vedere a Kos dovete assolutamente appuntarvi questa: andate al villaggio di Zia e godetevi il tramonto da uno dei tanti ristoranti con terrazza oppure direttamente dal belvedere del villaggio.

Noi siamo arrivati giusto in tempo per il tramonto, ci siamo accomodati in un tavolo (fortunatamente libero nonostante ci fosse molta gente) sulla terrazza superiore del ristorante Oromedon – vi ho parlato dei migliori ristoranti con vista in un articolo dedicato – e mentre aspettavamo quella che si sarebbe rivelata un’ottima cena greca, ci siamo goduti un tramonto meraviglioso. Il primo tramonto greco della nostra bimba Sofia. Il primo tramonto greco in tre.

Tramonto di Zia_cosa vedere a Kos

Cosa vedere a Kos: le terme

Vi ho già parlato delle terme di Kos nell’articolo dedicato alle migliori spiagge dell’isola.

Le terme di Kos sono a nordest dell’isola, sono facilmente raggiungibili in macchina anche se l’ultimo tratto di strada è sterrato.

Io vi consiglio di andarci nel tardo pomeriggio. Noi abbiamo fatto così, ci siamo andati dopo aver passato la giornata in altre spiagge.

È stato un bellissimo modo di concludere la giornata prima di andare a mangiare dell’ottimo cibo greco.

Non so come siano di giorno, ma col caldo esterno e il caldo dell’acqua penso che si rischino problemi di pressione. Anzi, se avete problemi di pressione fate attenzione a non entrare e uscire dall’acqua troppo in fretta, l’escursione termica è notevole.

Avendo con noi i suoceri e la bimba, abbiamo preferito il tardo pomeriggio anche per un discorso di salute. Poi non è detto che voi non possiate apprezzarle anche in pieno giorno.

Per arrivare a Therma Beach, basta seguire la strada costiera a nordest e poi troverete tutte le indicazioni del caso. Ovviamente l’entrata è libera e c’è un bar sulla spiaggia che però chiude alle 18:30 se non ricordo male.

cose da fare a Kos_Terme

Le spiagge di Kos

Tra le cose da vedere a Kos, non possiamo non includere le sue bellissime spiagge. Delle spiagge di Kos vi ho parlato approfonditamente nell’articolo ad esse dedicato. Riassumendo brevemente, ecco qui le spiagge che dovete aggiungere alla vostra lista di cosa vedere a Kos.

Per coppie, famiglie con bambini o anziani al seguito: Agios Stefanos, Golden Beach a Marmari, Tigaki Beach, Kardamena Beach.

Per coppie o giovani che cercano anche qualche bel localino dove bere un drink: Lambi Beach, Mastichari Beach, Paradise Beach.

Per chi ha voglia di passare una giornata in una spiaggia selvaggia dove il mare ha mille sfumature: Cavo Paradiso Beach.

Cosa vedere a Kos - Cavo Paradiso Beach

Spero che questo articolo vi sia utile per organizzare le vostre prossime vacanze a Kos, se vi è piaciuto condividetelo.