Vi ricordate di Elisa, l’autrice di Mordi e Fuggi? Tempo fa ci ha raccontato la sua esperienza come ragazza alla pari a Madrid, e oggi invece ci racconta di quando ha trascorso 5 mesi a Mallorca come animatrice e responsabile del miniclub in un villaggio turistico. Lavorare in team, imparare a relazionarsi con persone diverse sono solo alcune tra le competenze acquisite da Elisa durante quest’esperienza. Ma leggiamo subito la sua intervista!
Cosa ti ha spinto a decidere di fare l’animatrice a Mallorca?
Diciamo che le frasi che cerco più spesso su Google sono “Lavorare viaggiando” e “Professioni all’estero” … Così è saltata fuori la voce animatrice in villaggio!
Qual è stato l’aspetto che ti è piaciuto di più di questa esperienza?
L’aspetto pazzesco è sicuramente conoscere centinaia di persone provenienti da Paesi diversi e renderti conto che il tuo unico scopo è cercare di rendere in ogni modo la loro vacanza indimenticabile!
Hai incontrato delle difficoltà? Se sì, quali?
TANTISSIME! Prima di tutto il fatto che in un villaggio turistico si stia in contatto con migliaia di persone al giorno e non tutti sono ugualmente simpatici, educati e rispettosi nei confronti altrui; mi è capitato di assistere a risse, insulti non indifferenti… Cose dell’altro mondo! In più, nonostante io sia una persona che si adatta facilmente, il lavoro in team non è sempre stato dei più rosei.
…Possiamo inserire tra le difficoltà anche il fatto di avere il buffet disponibile h24 e di aver messo su 4 kg?
Quali competenze hai acquisito a livello personale e/o professionale facendo l’animatrice a Mallorca?
A livello professionale sicuramente ho imparato a distinguere il comportamento da adottare a seconda delle persone che mi trovo davanti, cosa utilissima nella vita quotidiana. Il reale cambiamento è però quello che ho subìto a livello umano. In questi cinque mesi è come se fossi realmente fiorita, cresciuta; lavorare in villaggio mi ha permesso di scoprire il reale significato di parole come “Lavoro in team”, “Sporcarsi le mani” e “Passione” …La realtà è che potrei andare avanti per ore a raccontare tutto quello che ho imparato!
Quali raccomandazioni daresti a chi volesse intraprendere questo percorso?
Che è un’esperienza che mette davvero a dura prova e che non sia una cosa da tutti. Lavorare anche 18 ore, stare a contatto con persone diverse e fare tutto e sempre col sorriso. Non ci sono “giornate no” o malumore, devi essere sempre al top! Per questo secondo me bisogna essere anche un po’ portati, la mia raccomandazione è di essere consapevoli di quest’ultimo punto! Ma non temete: è talmente facile essere sempre sorridenti, che non ve ne renderete nemmeno conto!
C’è qualcos’altro che vorresti raccontare di questa esperienza?
È un’esperienza realmente pazzesca e che a parer mio tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Certo, è fatta di alti e bassi come qualsiasi cosa, ma a distanza di anni continuo a pensare che partire come animatrice sia stata una delle migliori decisioni che io abbia preso per me stessa. Trovarsi da sola tutti i giorni per cinque mesi a condividere gioie e dolori con sconosciuti, i tuoi colleghi, che piano piano diventeranno la tua famiglia e il tuo punto di riferimento, quelle figure che passano esattamente quello che passi tu e saranno la spalla delle migliori serate e dei giorni meno belli. Devo dire che a livello personale per me è stato come uscire dal bozzolo, allontanarmi dalla mia comfort zone e riuscire a tirare fuori tutte le qualità che avevo dentro ma che per un motivo o per l’altro non avevo mai esternato.
Per leggere tutte le avventure di Elisa correte subito sul suo blog!