Tra le baie più luminose di Creta, davanti a Elounda e Plaka, c’è un piccolo isolotto che custodisce secoli di storia e silenzi profondi: Spinalonga. Un tempo fortificazione veneziana, poi colonia di lebbrosi e infine luogo della memoria, oggi è una delle mete più suggestive di Creta, capace di emozionare chiunque la visiti. Non è solo una gita in barca o una passeggiata tra rovine: è un viaggio nella resilienza umana, tra dolore e speranza. Durante la nostra visita, camminando tra i vicoli assolati e le case spoglie, ho pensato a quante vite si siano intrecciate qui, tra queste pietre.

Per chi fosse arrivato qui da Google, mi presento. Sono Elisa, Travel Blogger e Content Creator. Dal 2018 condivido le mie esperienze di viaggio, prima in coppia e ora due bimbe, e i miei consigli qui su Eli loves travelling. Mi trovate anche su Instagram come @elilovestravelling dove condivido consigli e ispirazioni di viaggio.

Dove si trova l’isola di Spinalonga e come arrivare

Spinalonga si trova nel nord-est di Creta, nel golfo di Mirabello, a pochi minuti di barca dai villaggi di Plaka, Elounda e Agios Nikolaos. Le barche partono a intervalli regolari durante la giornata: da Plaka il tragitto dura circa 10-15 minuti, da Elounda una ventina, mentre da Agios Nikolaos si può partecipare a un’escursione organizzata più lunga, spesso con soste per il bagno.

Se alloggi in zona, puoi prenotare il traghetto o un tour guidato anche online: su GetYourGuide trovi diverse opzioni, dalle semplici traversate alle gite di un giorno con pranzo incluso. È consigliabile partire al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando la luce è più dolce e l’isola è meno affollata.

isola di spinalonga creta

Un’isola con tante vite

La storia di Spinalonga è fatta di trasformazioni. In epoca veneziana, nel Cinquecento, venne fortificata per proteggere la baia di Elounda dagli attacchi dei pirati e dai turchi. Le mura bastionate, ancora oggi ben conservate, testimoniano l’ingegno degli architetti dell’epoca. Dopo la conquista ottomana, l’isola continuò a essere abitata da pescatori, mercanti e famiglie greche, diventando un piccolo borgo vivace.

Ma fu all’inizio del Novecento che Spinalonga divenne tristemente famosa: nel 1903 le autorità greche la trasformarono in colonia per malati di lebbra. Chi riceveva la diagnosi veniva isolato qui, lontano dalla terraferma e dagli affetti. L’idea era quella di proteggere la popolazione, ma anche di offrire cure e dignità a chi viveva con la malattia. Con il tempo, la comunità creò una vera micro-società: case, negozi, una scuola, un piccolo ospedale, una chiesa. Nonostante l’isolamento, gli abitanti continuarono a vivere, sposarsi, cucinare, pregare. Solo nel 1957 la colonia fu chiusa e gli ultimi pazienti trasferiti altrove. Da allora, Spinalonga è rimasta vuota, sospesa tra passato e presente.

Cosa vedere sull’isola di Spinalonga

La visita all’isola si svolge lungo un percorso circolare di circa un chilometro, che si snoda tra mura imponenti e rovine silenziose. Si entra attraversando il tunnel d’ingresso, chiamato “Porta di Dante”: un passaggio stretto e buio che apre all’improvviso su un cortile assolato, creando un contrasto simbolico fortissimo.

Tra i luoghi più significativi da vedere:

  • le mura veneziane e i bastioni panoramici sul Golfo di Mirabello
  • la chiesa di San Giorgio, semplice ma toccante
  • l’ospedale e la sala di disinfezione, testimonianze della vita nel lebbrosario
  • il cimitero e l’ossario, luoghi di profondo raccoglimento
  • le case abbandonate che raccontano una quotidianità interrotta

Il percorso si può visitare in autonomia o con una guida locale. Personalmente vi consiglio di partecipare a un tour guidato, perché i racconti rendono il luogo più vivo e aiutano a comprendere meglio le emozioni che si respirano qui.

creta spinalonga

Visitare Spinalonga con bambini

Può sembrare una meta “difficile” per i più piccoli, ma con il giusto approccio diventa un’esperienza preziosa. Non è solo una gita culturale: è un modo per insegnare ai bambini il valore della solidarietà, del coraggio e del rispetto verso chi ha vissuto situazioni diverse dalle nostre.

Ecco qualche consiglio pratico:

  • Prepara la visita in anticipo, raccontando loro cosa vedranno in modo semplice (“un’isola dove persone malate hanno vissuto insieme e si sono aiutate”).
  • Porta acqua, cappellino e crema solare: l’isola è molto esposta e il caldo può farsi sentire.
  • Le strade sono in pietra e irregolari: meglio scarpe comode e niente passeggino, se possibile.
  • Trasforma la visita in una piccola “caccia al dettaglio”: cercare simboli, finestre particolari, resti di scritte o chiesette nascoste può renderla più coinvolgente.

Se hai tempo, completa la giornata con un bagno a Plaka o Elounda: le spiagge tranquille e il mare turchese sono la conclusione perfetta dopo una visita così intensa.

Quando andare e quanto tempo dedicare

La stagione migliore per visitare Spinalonga va da aprile a ottobre. In estate è molto frequentata, quindi conviene partire presto o scegliere orari pomeridiani. L’escursione richiede circa mezza giornata, compreso il tempo per la traversata in barca. All’arrivo troverai un piccolo chiosco per acquistare bevande e souvenir, ma è meglio portare con sé acqua e snack.

Il biglietto d’ingresso costa pochi euro e si può acquistare direttamente al porto o in anticipo tramite i tour organizzati (su GetYourGuide sono spesso inclusi nel prezzo totale).

spinalonga creta

Cosa vedere nei dintorni

Dopo la visita a Spinalonga, puoi proseguire la giornata esplorando i dintorni:

  • Plaka, un piccolo villaggio di pescatori con taverne affacciate sul mare, perfetto per un pranzo o un aperitivo con vista sull’isola.
  • Elounda, elegante e curata, con resort, spiagge e un lungomare piacevole per passeggiare.
  • Agios Nikolaos, cittadina vivace con negozi, ristoranti e il famoso lago Voulismeni, ideale per un pomeriggio rilassato.

Se ami i contrasti, puoi unire la visita storica a un momento di relax: prenota una notte in uno degli hotel con piscina di Elounda su Booking.com e concediti un tramonto sul mare.

Un’isola che resta nel cuore

Visitare Spinalonga non lascia indifferenti. È un luogo che parla di isolamento ma anche di forza, di ingegno e di dignità. Quando si attraversa il tunnel d’ingresso e si cammina tra le case di pietra, si percepisce il peso del silenzio e allo stesso tempo la bellezza del paesaggio: il blu intenso del mare, la luce che cambia sulle mura, il vento che racconta storie dimenticate.

È una visita che consiglio a chi vuole conoscere Creta in profondità, andando oltre le spiagge. E per chi viaggia con la famiglia, è anche un’occasione per educare con delicatezza al valore della memoria e dell’empatia.

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