Stai già pensando a dove andare nel 2023? Ecco qui una lista di destinazioni fantastiche consigliate della Travel Blogger Italiane per i tuoi viaggi del 2023. Trova qui le tue ispirazioni di viaggio divise per mese, in base al periodo migliore per visitare ogni destinazione qui proposta! I tuoi viaggi 2023 sono proprio qui, scoprili ora!
Chiave di lettura: dove non è specificato il nome dell’autrice sotto al titolo, l’autrice sono io 🙂
Viaggi 2023: destinazioni per ogni mese dell’anno
Dove andare a gennaio
Alla scoperta della Cambogia: tra templi, natura e cucina locale
Di Veronica, autrice del blog Oggi dove andiamo
La Cambogia è per me uno dei paesi più affascinanti del Sud Est Asiatico. Un paese ricchissimo di cultura, che spesso si fonde e viene inglobata dalla natura, fino a formare affascinanti sculture davvero uniche nel loro genere.
La Cambogia è il paese dei templi di Angkor Wat, delle insenature e del mare cristallino, delle caotiche vie cittadine e dei chiassosi mercati locali. Ma è anche un paese dalle sterminate campagne, dove il verde acceso dei prati risulta a tratti quasi accecante, e delle lunghe strade sterrate. Un popolo accogliente, dove gli autisti di tuktuk possono risultare a tratti insistenti, ma sempre con il sorriso e con quel modo di fare un po’ tipico dei popoli asiatici.
Si tratta di un paese davvero suggestivo che può essere visitato un po’ tutto l’anno, con temperature che raramente scendono sotto i 25 gradi. Detto questo, bisogna tenere conto dell’alternarsi delle stagioni e dei monsoni.
La stagione umida solitamente si protrae tra maggio e ottobre, ed è influenzata dal monsone sudoccidentale. Questo periodo è caratterizzato da acquazzoni piuttosto violenti, anche se generalmente piuttosto brevi.
Il periodo che va da novembre a febbraio è invece considerato il migliore per visitare la Cambogia, con temperature relativamente più fresche, con venti più secchi e deboli, poche precipitazioni e meno umidità. Insomma, il momento ideale per escursioni all’aria aperta.
Se è la tua prima volta in Cambogia suggerisco di iniziare il viaggio da Siem Reap, a tratti un po’ turistica, ma perfetta per iniziare ad immergersi nella cultura cambogiana. La cittadina è un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, ricca di locali tradizionali e pub per viaggiatori, un suggestivo mercato all’aperto, musei e templi da visitare.
Siem Reap è anche il punto di partenza prescelto da tutti i viaggiatori per visitare i Templi di Angkor. Angkor Wat è considerato il centro spirituale e politico di una delle più importanti civiltà antiche del sud est asiatico. Il complesso si sviluppa in un’area di oltre 400 chilometri quadrati, al cui interno si trovano oltre 50 templi.
Per visitare i templi bisogna acquistare un pass, che può essere giornaliero, oppure valido per 3 o 7 giorni. Personalmente consiglio di dedicare almeno 3 giorni alla scoperta dell’area, che si può girare in bicicletta oppure noleggiando un tuktuk.
Ogni tempio è una scoperta ed è praticamente impossibile trovarne due uguali: prenditi tutto il tempo che ti serve per assaporare a pieno questa emozione!
Dove andare a febbraio
Il Carnevale in Andalusia
Di Raffaella, autrice del blog Raf Around The World
Quando dico che l’Andalusia è una meta di viaggio perfetta per ogni stagione, spesso la gente non mi crede. Ma dopo 12 anni vissuti in questa bellissima regione spagnola, posso affermare che il clima andaluso delle città che si affacciano sul mare (Malaga, Cadice, Tarifa, Marbella), mi sembra davvero perfetto in ogni periodo dell’anno.
In inverno, poi, dà il meglio di sé: sentire addosso il tepore del sole di febbraio con i suoi venti gradi, dismettere il guardaroba invernale e passeggiare a mezze maniche sulla spiaggia per me è qualcosa che non ha prezzo.
Se hai la fortuna di trovarti in Andalusia a febbraio, non puoi assolutamente perderti il famosissimo Carnevale di Cadice. Si tratta di una delle celebrazioni carnevalesche più importanti di Spagna (assieme al Carnevale di Santa Cruz de Tenerife) e molto conosciute anche a livello europeo, tanto da meritarsi il titolo di Festa di Interesse Turistico Internazionale. Il Carnevale di Cadice si sviluppa attorno all’ironia, alla satira e allo scherno. Se nel carnevale italiano le maschere e i costumi sono i protagonisti assoluti, qui il canto, la musica e le esibizioni di gruppo sono sicuramente il fulcro della festa che dura tantissimo.
Il Carnevale di Cadice inizia, infatti, già a gennaio quando all’interno del Gran Teatro Falla inizia il concorso per decidere quali saranno i migliori gruppi del Carnevale a sfilare per le vie della città. Prosegue poi nelle strade durante le date ufficiali per terminare con il Carnevale Chiquito, a una settimana esatta dalla fine del Carnevale ufficiale. In questo giorno tutte le maschere tornano ad invadere le strade di Cadice per un’ultima festa, questa volta quasi più intima in quanto in città non ci sono più le moltitudini di gente accorsa per la manifestazione principale.
La festa del carnevale ha origini rintracciabili nella religione cristiana: la Chiesa, infatti, prima dell’arrivo della Quaresima, e quindi del periodo di digiuno, era solita “chiudere un occhio” e permettere ai fedeli di dar libero sfogo alle proprie emozioni e ai propri desideri (anche quelli più passionali). E a Cadice ne hanno approfittato, ecco perché qui il Carnevale in passato era conosciuto per le sue tinte forti e ha visto per le strade eccessi di ogni tipo. Oggi però il Carnevale di Cadice è un’immensa festa colorata che utilizza la satira e la musica per riunire migliaia di persone sotto il sole dell’inverno andaluso.
Dove andare a marzo
Viaggiare a marzo: il Giappone in fiore
Di Arianna, autrice del blog Tropical Spirit
Il Giappone è un viaggio per tutte le stagioni, ogni mese è adatto per poter ammirare i contrasti di questo bellissimo paese diviso tra modernità e tradizione, ma visitarlo in primavera è un’emozione ancora più grande.
Osservare lo sbocciare di alberi e fiori è infatti una delle cose più belle da fare in Giappone. I giapponesi hanno anche coniato un termine per descrivere questa attività: hanami significa proprio ammirare i fiori. Questa è un’antica tradizione giapponese iniziata nel Settecento d. c., dedicata alla celebrazione della bellezza della natura e continuata fino a oggi.
I fiori protagonisti dell’hanami sono i fiori di ciliegio (sakura in giapponese), fiori delicati che una volta sbocciati durano pochi giorni a dimostrare la caducità della vita. Durante questo periodo le città si trasformano, si colorano, una gioiosa atmosfera è nell’aria.
I giapponesi amano proprio dedicarsi a questa attività e organizzano attorno ai grandi alberi gite, feste, raduni e pic-nic all’aperto nei meravigliosi parchi e giardini giapponesi. Si dedicano alla meditazione e alla contemplazione della natura e cercano un rinnovamento dello spirito. Organizzano anche veri e propri festival come il Sakura Matsuri di Tokyo, che prevede una parata con più di 60 spettacoli diversi.
La fioritura in Giappone varia in base alla latitudine e cambia di anno in anno ma si concentra solitamente verso la seconda metà di marzo e i primi quindici giorni di aprile.
Uno dei luoghi migliori per ammirare l’hanami è la città di Kyoto, ricca di giardini e splendidi templi. Che sia presso il tempio Kinkau-ji, noto come padiglione d’oro oppure lungo il Sentiero del Filosofo, delimitato da ciliegi sul canale, o nei giardini botanici di Kyoto o nel Tempio Kiyomizu di Kyoto, vedrai sempre uno spettacolo colorato incredibile e la delicatezza del bianco e rosa ti conquisterà.
Da non perdere poi la vicina Nara dove i ciliegi si alternano ai cervi che animano il parco della città.
Ma anche in una metropoli come Tokyo è possibile ammirare l’hanami. Una caratteristica proprio di questa città è il continuo contrasto tra i numerosi grattacieli e gli angoli tradizionali dove si trovano templi e giardini. Nel parco di Ueno Onshi si trovano numerosi ciliegi proprio in pieno centro cittadino.
Senza contare poi la bellezza del Monte Fuji con tutte le vallate fiorite intorno.
Se stai programmando un viaggio in Giappone durante la stagione della fioritura dei ciliegi è importante organizzare per tempo, è uno dei periodi più trafficati e affollati per cui per assicurarti alloggio ed eventi meglio pensarci in anticipo.
Dove andare ad aprile
Ammira la fioritura dei tulipani in Olanda
Di Paola, autrice del blog Try A Trip
Quando l’inverno chiude i battenti e la primavera si fa avanti, nell’emisfero Nord del mondo è tempo di Aprile.
Mentre noi togliamo il cappotto pesante la natura si veste di una nuova coperte verde e i fiori iniziano ad aprire le loro corolle colorando i paesaggi. Non c’è momento migliore per visitare il paese che ha fatto dei fiori il suo mercato più fiorente.
Parliamo naturalmente dei Paesi Bassi, un piccolo paese, costruito su terre strappate dal mare, i famosi Polder, che nel settore fiori e piante fa numeri da capogiro. Si pensi che ogni settimana al mercato di Aalsmeer, vengono venduti oltre 20 milioni di pezzi fatturati milionari, che fanno dei Paesi Bassi il primo paese al mondo per l’export.
In Aprile, l’intero territorio si colora tanto che visto dall’alto sembra un patchwork d’artista. Non solo tulipani, come l’immaginario collettivo suggerirebbe, ma anche calle di ogni colore, iris, gladioli e amaryllis. E non solo fiori ma anche bulbi da comprare al chilo o in comode confezioni adatta al trasporto per chi vuole portarsi a casa un pezzetto di Olanda.
Arrivare in Olanda in questo periodo dell’anno significa trovare macchie di colore ad ogni angolo di strada, manifestazioni, attività e sfilate floreali come da nessuna altra parte al mondo.
Ad Amsterdam è sempre attivo il mercato dei fiori sul canale Singel, tra Muntplein e Koningsplein, dove si possono acquistare bulbi o gadget a tema di ogni tipo.
Spostandosi dalla capitale verso sud, nella zona di Lisse, si entra invece nel vivo delle attività legate al Festival dei fiori. Per meno di due mesi all’anno, da fine marzo a metà maggio, apre le porte il parco di Keukenhof, un giardino senza uguali, dove varie aziende del settore creano per l’occasione composizioni floreali straordinarie, accostando diverse specie di fiori dalle forme e dai colori incredibili.
Durante tutto il periodo di apertura sono in servizio dei bus dedicati che da Amsterdam, dall’aeroporto di Schipol e da altre località, portano fino all’ingresso del parco. È possibile acquistare il biglietto di ingresso al parco includendo questo trasporto. Dentro al parco sono attivi servizi di ristorazione e tour guidati anche in barca lungo un corso d’acqua interno. Si possono anche ammirare esposizioni di fiori particolarissimi che difficilmente avrete visto prima.
Il parco di Keukenhof, essendo aperto solo per il periodo della fioritura, ha un afflusso di gente davvero importante, quindi mettete in conto di dover fare qualche coda, soprattutto per mangiare.
Se preferite perdervi tra i campi invece che tra la folla, vi suggeriamo di noleggiare le biciclette (servizio disponibile nel parcheggio del parco davanti all’ingresso principale).
La bicicletta è il modo migliore per raggiungere le fattorie e i loro campi in fiore. Esistono percorsi ciclabili contrassegnati dai colori, differenziati per lunghezza da un minimo di 5 km (il percorso azzurro) ad un massimo di 25 km. Il più corto gira praticamente attorno al perimetro del parco mentre gli altri portano verso gli abitati di Lisse e di Hillegom, fino a raggiungere le dune di sabbia sul mare del Nord. Sono tutti percorsi ad anello piuttosto pianeggianti e sono il modo migliore per raggiungere alcune attrazioni floreali come Tulip Experience Amsterdam e The Tulip Barn.
Se non avete voglia di pedalare, in alternativa, si possono noleggiare dei simpatici mezzi elettrici per due persone.
Il parco nel 2023 aprirà ai visitatori dal 23 marzo fino al 14 maggio, e la sfilata floreale, che è uno degli eventi top del festival, si svolgerà sabato 22 aprile.
Se vi piace scoprire come funziona il settore, non potete perdervi l’asta dei fiori al mercato di Aalsmeer, il più grande al mondo. La Royal Flora Holland permette l’accesso al mercato sia in autonomia sia con accompagnamento di una guida professionista. Da una galleria sopraelevata si possono osservare le operazioni di vendita e smistamento ma dovrete essere piuttosto mattinieri.
Ma non finisce tutto coi fiori. Aprile è un buon mese per visitare Amsterdam grazie alle temperature che si fanno più gradevoli. La città è davvero generosa di attività per il viaggiatore affamato di esperienze. L’iconicità dei suoi canali con le case storte è un “must see” cha da solo giustificherebbe una visita, alla quale comunque si affiancano:
- un’offerta museale classica di tutto rispetto, (Van Gogh Museum, Museo dei Diamanti, Rijksmuseum e Museo Marittimo, solo per citarne alcuni)
- esperienze sensoriali inebrianti come quella presso la House of Bols, la più antica distilleria del mondo, oggi museo del gin dove potrete mettere alla prova il vostro naso per capire se sa riconoscere frutta e spezie (solo per maggiorenni)
- esperienze adrenaliniche come quelle presso A’DAM Lookout con l’altalena che dondola in cima al grattacielo.
E allora che fai, non parti?
Dove andare a maggio
Alla scoperta di Costa Azzurra e Provenza
Solitamente si pensa alla Provenza per un viaggio verso fine giugno, per la fioritura della lavanda, ma che ne dici di anticipare le folle di turisti a caccia dello scatto perfetto, andando a fare un bel giro in maggio? Quando il caldo è ancora accettabile, le spiagge accessibili e la stagione sta prendendo il via? Secondo me, è proprio una bella idea!
Potresti partire da Nizza e arrivare a Marsiglia o spingerti fino in Camargue – oppure fare il contrario, arrivare a Marsiglia, visitare la Camargue anche in occasione della Fete des Gitans, che ogni anno a fine maggio raduna gitani di tutta Europa per questa grande riunione a Sainte Marie de la Mer. La Camargue poi ha tanto altro da offrire: passeggiate a cavallo, natura selvaggia, un parco naturale!
Dopo aver visitato Marsiglia, potresti dirigerti verso la Costa Azzurra e visitare i paesini arroccati sul mare, o i centri più conosciuti come Cannes e Nizza. Goditi l’atmosfera rilassata tipica di chi vive in una zona così bella, sul mare.
Oppure se sei appassionato di campagne e paesaggi rurali visita l’interno: Arles, Avignone, Aix-en-Provence, Valensole sono alcune delle località più celebri, ma sono sicura che ovunque andrai resterai affascinato da stradine pittoresche, ristoranti a chilometro zero, negozietti di artigianato locale e molto molto altro!
Dove andare a giugno
Di Tamara, autrice del blog Il mio viaggio in Grecia
Il mese di giugno è il periodo ideale per scegliere di fare un viaggio nella bellissima e piccola Koufonissi.
Koufonissi, o per meglio dire Pano Koufonissi, è l’isola più piccola delle Cicladi e si trova nell’arcipelago delle Piccole Cicladi insieme ad altre isolette: Schinoussa, Iraklia e Donoussa.
Un posto perfetto, un vero paradiso terrestre per chi è alla ricerca della pace assoluta, fatto di spiagge selvagge con acque turchesi e cristalline, un luogo in cui è possibile stare a stretto contratto con la gente del posto…
Fino a qualche anno fa a giugno si aveva la possibilità di prender parte ad una festa indimenticabile: la “Festa del Pescatore”, o come si dice in greco “Η Γιορτή του Ψαρά”, che si svolgeva, ogni anno, il sabato prima del Lunedì dello Spirito Santo. Dallo scorso anno, invece, questa festa si tiene l’ultimo sabato di Maggio.
Questa festa è organizzata dagli isolani, dai pescatori ed anche dall’Associazione Culturale “Keros”, un momento di gioia fatto di musicisti che suonano la musica dell’isola, gruppi di ballo con addosso abiti tradizionali, mezedes e piatti a base di pesce, come ad esempio la zuppa, Kakavia, preparata dai pescatori in persona al momento, fiumi di vino locale e rakomelo, e tutto questo gentilmente offerto a tutti coloro che decidono di prenderne parte!
I festeggiamenti iniziano subito dopo il tramonto, presso il porto turistico, e proseguono fino al mattino!
È veramente un momento indimenticabile, condividere la serata seduti al tavolo con gente che non conosci, magari son i tuoi vicini di stanza, o la signora del panificio o la yiayiá che hai incrociato più di una volta passeggiando per le vie della Chora; un momento di pura convivialità, in cui ci si confronta con persone estranee e, magari, anche di culture diverse dalla tua!
Ma torniamo al Kakavia, che, come detto poc’anzi, è un’antichissima zuppa di pesce, che prende il nome dalla pentola in cui essa viene cucinata, “Kakavi” appunto, usata addirittura dai vecchi pescatori delle isole Ionie.
Come mai ti sto consigliando quest’isola proprio nel mese di giugno?
Essendo un’isola di dimensioni davvero ridotte, parliamo di circa tre chilometri e mezzo, da fine giugno viene “assalita” da turisti provenienti da ogni parte del mondo, col rischio di rovinare, così, tutta la pace e la quiete della piccola Koufonissi.
Ma lo sapevi, inoltre, che l’isola di Koufonissi è una delle poche isole esistenti in Grecia sulla quale non circolano le auto? Eh sì! Qui gli unici mezzi di trasporto sono le tue gambe, le biciclette (che puoi noleggiare in loco) o i taxi boat che ogni giorno fanno spola dal porto verso le altre spiagge dell’isola.
Dove andare a luglio
Di Daniela, autrice del blog Viaggi In Rilievo
Un viaggio in Canada è sempre una buona idea, in qualsiasi periodo dell’anno. In autunno per ammirare il foliage in Québec, o per salutare gli orsi polari del Manitoba, prima del letargo. In inverno, per sciare sulle famose piste di Whistler. In tarda primavera, per godere dello spettacolo degli Iceberg, che dalla Groenlandia arrivano sino al Terranova.
L’estate è però la stagione regina per pianificare un viaggio nella terra dello sciroppo d’acero. Nei mesi di luglio e agosto i grandi parchi canadesi sono accessibili sempre e ovunque, le strutture ricettive sono operative al 100%, il clima è mite e piacevole praticamente ovunque. Il mese di luglio è forse il migliore, perché più economico e meno affollato, rispetto agosto.
Il Canada è un paese immenso, sebbene la maggior parte di esso sia di difficile accesso, specie per i turisti europei. Cosa ti piacerebbe vedere del Canada? Le grandi metropoli dallo spirito cosmopolita? Le immense riserve naturali protette? I grandi laghi? Oppure ti piacerebbe uscire dagli itinerari meno battuti?
Sono stata in Canada molte volte e ti posso consigliare alcune alternative di viaggio, perfette per il mese di luglio. Qualunque sia la destinazione, pianifica l’itinerario con cura e ricordati di prenotare con anticipo. L’estate è anche il periodo di maggior affluenza turistica. Queste sono alcune idee di viaggio.
Un itinerario “classico” tra Ontario e Québec, seguendo il fiume San Lorenzo, sino al fiordo di Saguenay. Passando per Toronto, Montréal, Québec e i grandi parchi della zona (Algonquin, Mont-Tremblant, Jacques-Cartier).
In alternativa, un viaggio tre le Provincie Marittime della Nuova Scozia e l’Isola del Principe Edoardo, sicuramente molto meno battute dai viaggiatori italiani. Tra paesaggi bucolici, fari, strade panoramiche che tolgono il fiato e ottimi ristoranti di pesce. E tante, tantissime balene! Imperdibile, l’isola di Cape Breton.
Sogni un viaggio davvero fuori dal mondo? Vai in Terranova e Labrador, per scoprire la storia della colonizzazione canadese, ammirare le splendide scogliere frastagliate, tra centinaia di piccoli villaggi di pescatori e fare trekking nello spettacolare Gros Morne National Park. Anche qui, avrai la compagnia di balene e splendide pulcinella di mare.
Infine, ti propongo quello che secondo me è il viaggio canadese per eccellenza: un itinerario a ovest, tra Alberta e British Columbia. Dall’Isola di Vancouver, con le sue spiagge incorniciate dalla foresta pluviale, alle Rocky Mountains. Laghi color smeraldo, ghiacciai e itinerari di trekking unici al mondo. Ti piace l’idea? Allora puoi prendere ispirazione dal mio itinerario di viaggio in Canada occidentale, spiegato tappa per tappa!
Dove andare ad agosto
Ammira le balene ad Hermanus, Sudafrica
Di Valeria, autrice del blog Mente in viaggio
Se hai l’occasione di fare qualche giorno a Cape Town, non perderti l’escursione a Hermanus oppure, meglio ancora, programma almeno una o due notti in questo caratteristico villaggio: una natura prorompente, bellissimi lodge sull’oceano, pesce e incontri sorprendenti. Ora ti spiego più nel dettaglio perché Hermanus può essere uno dei momenti “wow” del tuo viaggio in Sudafrica.
Hermanus è indubbiamente nota per la possibilità di avvistare, durante il periodo che va da giugno a novembre, diverse specie di cetacei, in primis la maestosa balena franca australe.
A volte le balene sono così vicine, che è possibile ammirarle direttamente a occhio nudo dalla costa, mentre fanno le loro evoluzioni e saltano leggerissime a pelo d’acqua. Se temi di perdertele, il suono di un corno nel centro del paese ti avviserà dell’avvistamento.
Il modo migliore per entrare in contatto con loro però, è partecipare a una delle uscite in barca nella baia.
Ci sono diversi operatori, ma consiglio l’operatore Southern Right Charters, perché mi è sembrato uno di quelli con le imbarcazioni meglio tenute e più nuove. Le uscite partono dal porto nuovo e solitamente ve ne sono 3 al giorno, al mattino alle 9, alle 12 e alle 15. La durata è di 2/3 ore, a seconda degli avvistamenti e di quanto al largo si è andati. Consiglio vivamente di prenotare almeno un paio di giorni prima perché, durante la stagione, i posti sulle imbarcazioni si esauriscono velocemente.
Dopo un primo brief informativo, si sale sulla barca: il comandante e i membri dell’equipaggio segnaleranno di volta in volta gli esemplari che si incontrano e cercheranno di avvicinarsi, nei limiti consentiti per non disturbare l’animale.
Talvolta l’Oceano può essere burrascoso: a chi soffre il mal di mare consiglio di munirsi di un farmaco anticinetosico, soprattutto nelle giornate più ventose.
È bene considerare che, se le condizioni sono particolarmente impervie, le barche non escono. Se il tuo sogno è partecipare a queste attività, cerca quindi di passare qui almeno un paio di giorni, in modo da essere sicuro di avere il tempo per riprogrammare l’attività in caso di cancellazioni.
Hermanus è un paese piccolino, tutto concentrato nei pressi dell’Old Harbour e della piazzetta adiacente, che ospita un mercato di artigianato permanente.
Proprio da qui vedrai partire un sentiero, asfaltato e ben tenuto, che costeggia tutta la costa. Il percorso è lungo in tutto 12 km, con partenza dal porto nuovo e arrivo alla Grotto Beach, ma ovviamente è possibile anche percorrerne solo delle sezioni, accompagnati dalle simpatiche procavie, che ogni tanto spuntato dai cespugli. Alcuni tratti, come quello appunto in partenza dal centro cittadino, sono ciclabili e percorribili anche con passeggini o da persone con mobilità ridotta.
Il Cliff Path è un susseguirsi di scorci sul mare stupendi, di panchine in cui fermarsi per ammirare il paesaggio, di spiagge bianchissime battute dalla spuma dell’oceano e disseminate di conchiglie, di fiori gialli e di arbusti. Siediti in uno dei punti panoramici a respirare l’aria frizzante e aguzza la vista nel caso qualche balena decida di emergere proprio mentre sei lì: un vero momento “wow”.
Hermanus dista da Cape Town solo 120 km, la via più breve vi porterà qui in 1 ora e mezza. Si tratta quindi di un’escursione che puoi fare anche in giornata da Cape Town se ti organizzi per partecipare all’uscita di whale watching del mezzogiorno. Se vuoi però respirare un po’ di più l’atmosfera placida di questo borgo, 1 o 2 notti sono consigliate.
La strada più breve è la N2, che però è poco panoramica. Se avete tempo disposizione, consiglio di percorrere la strada litoranea (R44) che offre degli splendidi scorci sull’oceano e che costeggia le montagne.
Passerai quindi sopra Gordon’s Bay e Kogel Bay, ma, soprattutto, un simpatico cartello ti segnalerà una deviazione che vale davvero la pena fare, quella verso il sobborgo di Betty’ Bay e la Stony Point Nature Reserve. Questo luogo è la patria di una numerosa colonia di pinguini africani. Rispetto all’altro luogo in cui è possibile vedere i pinguini, Boulder Beach, nei pressi di Simon’s Town, Stony Point ha un numero decisamente più consistente di esemplari. La zona della riserva è inoltre più ampia della spiaggia di Boulder Beach e più spettacolare.
Nei pressi di Hermanus, ma anche nei dintorni, ci sono bellissimi cottage trasformati in Bed & Breakfast. Il mio consiglio è di sceglierne uno direttamente sull’oceano.
Io ho dormito alla 138 Marine Beachfront Guesthouse, poco lontano da Hermanus, e non posso fare a meno di consigliarla: un luogo immacolato e magico. Si tratta di una grande deliziosa casa, dagli arredi molto curati, con spazi comuni e un numero limitato di camere. Vetrate tutto intorno offrono magnifici tramonti sull’acqua incendiata dal sole. La colazione poi è qualcosa di speciale: tavola apparecchiata finemente vista mare, con porcellane e un menù che cambia giornalmente fatto sul momento.
Per la cena, come ti anticipavo, dovrai recarti a Hermanus. Per una scorpacciata di pesce e ostriche, consiglio il Limonicious. Non è un luogo elegante, ma l’accoglienza è semplice e divertente. Non è facilmente visibile perché si trova ai piani alti di un edificio che si affaccia sull’Old Harbour, appena sopra la gelateria.
Dove andare a settembre
Lasciati incantare dalla Cappadocia
Un’altra meta perfetta per il mese di settembre è la Cappadocia, in Turchia. Lasciandosi alle spalle la calura estiva, il clima mite di settembre permetterà di godersi questa regione al meglio.
Raggiungibile in aereo da Istanbul o in bus con uno dei tanti tour organizzati o ancora, se stai programmando un on the road alla scoperta della Turchia, la Cappadocia ha davvero tanto da offrire ai suoi visitatori.
Che tu sia un turista di quelli attivi, che vuole vedere tantissimo, provare ogni esperienza possibile immaginabile o che tu sia una persona che vuole godersi l’atmosfera di una regione che sembra sospesa nel tempo, troverai ciò che fa per te!
Innanzitutto, scegli bene dove alloggiare – ci sono dei bellissimi hotel con le camere ricavate nella roccia che sono davvero suggestivi, e gli stessi hanno delle terrazze meravigliose che ti permetteranno di fare colazione ammirando uno spettacolo unico al mondo: le mongolfiere che volano sopra ai camini delle fate!
Se poi non temi una levataccia, ti consiglio proprio di farlo anche tu un volo in mongolfiera, io avrei tanto voluto farlo nel mio (per ora) unico viaggio in Cappadocia, ma ahimé il vento ce lo ha impedito! Non è un’esperienza economica, lo ammetto, ma è una di quelle cose da provare assolutamente almeno una volta nella vita. Qualche anno fa costava sui 140€ e penso che i prezzi siano rimasti più o meno gli stessi!
Se poi ami il trekking o le passeggiate a cavallo, ti consiglio di visitare i camini delle fate e le zone circostanti stando il più possibile a contatto con la natura, è una sensazione davvero meravigliosa!
Non dimenticare di visitare il museo a cielo aperto di Göreme, il castello di Uçhisar e anche la valle dei piccioni, scoprendo così come viveva la gente del posto tanti anni fa.
Di sera poi, goditi i ristorantini della zona – ce ne sono di più o meno turistici – ma io ti consiglio il Konak Restaurant ad Avanos, cucina e prezzi locali, qualità davvero ottima!
Dove andare a ottobre
Foliage e voglia d’autunno in Slovenia
Di Chiara, autrice del blog Allemandich
Il foliage in Slovenia è uno spettacolo che non si può perdere.
Ogni autunno, a partire da ottobre, le foglie degli alberi cambiano colore, dal verde intenso al giallo, dal rosso all’arancione brillante, creando uno spettacolo unico nel suo genere.
La Slovenia è situata nel cuore dell’Europa, ai piedi delle Alpi, e vanta un clima mite e una vegetazione lussureggiante. Il foliage qui è particolarmente intenso proprio a causa della presenza di numerose specie di alberi, come i faggi, i tigli, gli aceri e i castagni. Durante l’autunno, questi alberi cambiano gradualmente colore, creando uno spettacolo di colori vivaci che attira turisti da tutto il mondo.
Uno dei luoghi migliori per ammirare il foliage in Slovenia è il Parco Nazionale del Triglav, situato nella parte occidentale del paese. Questo parco è un vero paradiso per gli amanti della natura, con i suoi laghi cristallini, i suoi fiumi impetuosi e le sue montagne mozzafiato. Durante l’autunno, il parco si trasforma in un vero e proprio tappeto di colori, con le foglie degli alberi che assumono mille tinte e vanno ad incorniciare il paesaggio circostante.
Se sei alla ricerca di un’esperienza ancora più indimenticabile, puoi fare una passeggiata lungo il sentiero dei castelli, situato nella regione di Bled. Questo sentiero ti condurrà attraverso un paesaggio mozzafiato, con viste panoramiche su castelli medievali e su laghi cristallini…ovviamente circondati dal foliage!
Potrai anche fare una sosta proprio al Castello di Bled, una vera e propria meraviglia architettonica situata su una roccia a picco sul lago. Ed è da qui che si gode una delle vedute più suggestive di tutta la zona.
Altra meta mozzafiato, da visitare in ogni periodo dell’anno ma ancor più intorno ad ottobre, è la Valle dell’Isonzo. Questo fiume dalle acque cristalline, di un verde quasi indescrivibile, è ancora più bello in contrasto con le sfumature calde degli alberi che lo seguono lungo il suo corso sinuoso. Sembra quasi di trovarsi in una Paese fatato, ed in effetti alcune leggende vogliono proprio che fate e folletti abbiano creato alcuni dei luoghi naturali più belli della Slovenia grazie al loro tocco magico.
Se sei amante della natura e delle bellezze paesaggistiche, quindi, il foliage in Slovenia è un’occasione imperdibile per fare il pieno di colori e atmosfere incredibili. Non perdere l’opportunità di ammirare questo spettacolo unico nel suo genere, e di scoprire tutte le bellezze che questo piccolo Paese ha da offrire!
Dove andare a novembre
Thanksgiving a New York
Di Chiara, autrice del blog Viaggiatrice Dichiarata
Caro Viaggiatore, quella che voglio proporti oggi è una meta davvero imperdibile: New York!
La città americana icona per eccellenza è sicuramente un posto da visitare almeno una volta nella vita.
Ho desiderato questo viaggio da quando ero bambina e finalmente, nel 2019 sono riuscita a visitarla. Ho passato li tre settimane bellissime e non c’è stato un singolo giorno in cui non abbia avuto nulla da fare o da vedere. È la capitale del mondo!
Viaggio poco come turista, di solito sono una Viaggiatrice zaino in spalla e biglietto aereo senza prenotazioni alcune o itinerari prestabiliti, ma questa volta avevo deciso di portare mamma a fare il viaggio della vita; quindi, mi sono trasformata nella turista perfetta e ho organizzato tutto nei minimi dettagli.
È stato un viaggio indimenticabile, New York è splendida, per questo voglio elencarvi 5 motivi per cui ne vale davvero la pena:
- La Statua della Libertà = un conto è vederla in tv, un conto è avercela di fronte dal vivo, vederla mentre ti ci avvicini col battello, poterla fotografare dentro e fuori. L’emozione che si prova arrivando al suo cospetto non ha prezzo e già questa da sola vale tutto il viaggio.
- Le luci e i colori della bellissima Times Square = ho viaggiato in lungo e in largo in giro per il mondo, ma ciò che mi sono ritrovata davanti agli occhi, nonostante l’avessi vista in foto e nelle serie tv, è stato davvero pazzesco. Non te la puoi solo immaginare, Times Square va vissuta!
- Salire sull’Empire State Building = chi non ha mai desiderato vivere quel momento? La rappresentazione del sogno americano è tutta lì, sul tetto di New York.
- Passeggiare al Central Park = per quanto sia un parco artificiale progettato a tavolino, è davvero bello. Lo abbiamo visto in ogni film americano e andarci a fare due passi è senz’altro una bella emozione e i colori autunnali sono spettacolari.
- Vedere un musical a Broadway = sono uno più bello dell’altro! Ne ho visti due con tanto di secchiello di plastica pieno di popcorn che ho portato a casa come souvenir. Non potrò mai dimenticare quello delle Rockettes, nominate in Dirty Dancing, il mio film preferito da sempre.
Il periodo che vorrei consigliarti per visitare New York è la fine di novembre, in concomitanza con il Thanksgiving Day, un evento fantastico e assolutamente imperdibile.
La Parata di Macy è una cosa che non scorderai mai, parola di Viaggiatrice Dichiarata!
La fine di novembre è il mese perfetto anche perché New York è già addobbata per Natale e il giorno dopo il Giorno del Ringraziamento c’è il famoso venerdì del Black Friday.
Quel giorno gli sconti sono reali, le persone girano con i trolley per comprare quante più cose possibili e le code interminabili che si vedono in tv esistono davvero.
Quindi Viaggiatore, non esitare, New York a novembre la devi assolutamente vedere!
Novembre in Tailandia
Di Paola, autrice del blog Fermo il tempo e viaggio
Quando andare in Thailandia se non a novembre? Oltre a trovare temperature miti, per quanto possano esserlo in Thailandia, e un mare da favola, ti imbatterai in una delle tradizioni più suggestive e magiche di questa meravigliosa terra. Sto parlando del Loy Krathong, il Festival delle Lanterne, una festa che ricorre, ogni anno, durante la notte di luna piena del XII mese del tradizionale calendario lunare thai, che cade proprio nel mese di novembre quindi.
Il festival, in realtà, comprende due parti: il Loy Krathong e il Yee Peng.
Durante il Loy Krathong, nella notte di luna piena, vengono costruite delle piccole zattere, fatte di tronchi di banane e petali di lotus, che verranno fatte poi galleggiare nei vari fiume delle città. Io ho vissuto il Loy Krathong a Chiang Mai, quindi ho fatto galleggiare la mia piccola zattera di lotus lungo il fiume Ping.
Durante il Yee, invece, si svolge il vero e proprio Festival delle Lanterne, diventato ormai un simbolo di questa magica terra. Vengono realizzate lanterne di carte, sulle quali vengono scritti i propri auguri e desideri, e vengono fatte volari solo in certi orari delle giornate. Pensa che, per evitare incidenti spiacevoli, durante i 3 giorni della celebrazione, viene addirittura limitato il traffico aereo.
Il Loy Krathong si celebra in tutto il paese, ma io mi sento di consigliarti di essere a Chiang Mai quando cadrà la notte di luna piena. Questa piccola città del nord della Thailandia ti accoglierà con un’atmosfera magica, che deve essere vissuta per poterla capire davvero. Ogni tempio è decorato da piccole lanternine di carta colorate, poste anche alle varie porte di entrata della città, che è circondata da imponenti mura. All’entrata di ogni tempio, durante i giorni di celebrazione, troverai gentili monaci che, in cambio di una qualsiasi donazione, ti regaleranno una zattera e una lanterna, in modo che potrai anche tu partecipare a questa bellissima festa. Da qui, poi, ti basterà seguire la fiumana di gente, che ti porterà presso una sola destinazione: le rive del fiume Ping.
Adesso, dovrai solamente capire dove posizionarti per ammirare la meraviglia e riuscire a farne parte. Quando accenderai il fuoco della tua lanterna, non capirai subito quando è il momento di lasciarla andare, in modo che prenda quota. Le persone del posto, però, sono gentilissime e si metteranno vicino a te, dicendoti esattamente quando lasciare andare la tua lanterna. Non so spiegarti l’emozione che ho provato, stando con il naso all’insù, a vedere quelle luci nel cielo e pensare a quante persone eravamo sulle rive di quel fiume. Un intero paese, unito in questa magnifica tradizione.
Ammetto che io ho scelto novembre, per visitare la Thailandia, un po’ per caso, perché all’epoca era l’unico mese libero che avevo per poter passare almeno 17 giorni a visitarla in lungo e in largo, ma se potessi scegliere dovresti davvero scegliere questo mese, per poter vivere la magia del Loy Krathong: non te ne pentirai.
Dove andare in dicembre
Alla scoperta di parchi naturali e safari in Tanzania
Di Teresa, autrice del blog Nonni avventura
Se ami la natura e i safari in particolare, non puoi assolutamente perderti un viaggio in Tanzania. E soprattutto, ti consiglio di visitare questo splendido paese e i suoi parchi nel periodo di dicembre. È vero che in questo periodo i costi sono più elevati, visto l’approssimarsi del Natale, ma è anche vero che in questo periodo si verifica uno degli eventi naturali più stupefacenti che si possa immaginare: la Grande Migrazione degli gnu e delle zebre.
Di cosa si tratta esattamente? Enormi mandrie di gnu e di zebre si spostano nella savana alla ricerca di prati verdi, ricoperti da erba fresca per le recenti piogge. Naturalmente, essendo animali predati, essi vengono seguiti dai predatori, soprattutto i grandi felini, come leoni, ghepardi e leopardi. Non è raro assistere a delle scene di caccia che, per quanto cruente, sono comunque emozionanti. Sono sicura che, in televisione, tutti avete visto il momento in cui gli gnu attraversano il fiume Mara e molti perdono la vita per annegamento o perché assaliti dai feroci coccodrilli.
I parchi coinvolti dalla migrazione sono quelli del Serengeti e del Masai Mara, in Kenya, che sono confinanti. In estate, le mandrie si spostano dalla Tanzania al Kenya, mentre in dicembre si verifica un movimento contrario. Difficile stabilire delle date esatte, visto che la migrazione si verifica seguendo i cicli della pioggia che non sono fissi e ovviamente non sono prevedibili.
Ma anche in altri periodi diversi da dicembre, la Tanzania offre un’esperienza di safari unica. In tutti i suoi parchi è possibile vedere i Big Five, il sogno di chiunque faccia un safari. Ti consiglio soprattutto i parchi del nord del paese, cioè Serengeti, Ngorongoro, Lake Manyara e Tarangire. Tutti offrono dei panorami di una bellezza mozzafiato, oltre all’emozione del safari.
Sono sicura che ti innamorerai soprattutto di Ngorongoro, un parco unico al mondo. È patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, proprio perché è molto particolare. Esso, infatti, è contenuto all’interno della caldera di un vulcano. Puoi ammirarlo dall’alto prima di raggiungere il parco; c’è un belvedere da cui la vista è senza pari. Una curiosità sul parco: al suo interno troverai animali di tutti i tipi, ma non le giraffe, visto che non ci sono gli alberi di cui esse si trovano.
L’unico “difetto” dei parchi della Tanzania è che l’ingresso è estremamente costoso, così come gli alloggi, soprattutto se si tratta di campi tendati o lodge all’interno. Una giornata a Ngorongoro vi costerà circa 300 dollari al giorno, se siete in self drive con la vostra auto; se poi vi avvalete dei servizi di un driver, il costo evidentemente lievita. Il Serengeti costa anche di più. Ma onestamente posso dirti che questo viaggio vale ogni singolo euro che spenderai!
Scommetto che ti abbiamo fatto venire una bella voglia di prenotare il primo aereo per una di queste destinazioni, vero?
E se non sei ancora convinto, ecco qui un altro articolo che potrebbe convincerti a viaggiare!
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