Il Trekking del Cristo Pensante è un percorso stupendo nelle Dolomiti: vi racconto come arrivare al Cristo Pensante, il percorso con i diversi sentieri oltre a darvi informazioni pratiche e raccomandazioni.
Il Trekking del Cristo Pensante è un’escursione nelle Dolomiti, in Trentino-Alto Adige, la cui altitudine massima è 2333 metri. Se il meteo lo permette, è una passeggiata che si può fare da maggio a ottobre. Secondo me i mesi ideali per farla sono settembre e ottobre, sempre che non nevichi, dal momento che c’è meno gente e le temperature sono perfette per camminare in montagna. A fine estate, inizio autunno le giornate sono più limpide quindi la vista da lassù è ancora più bella.
Camminata al Cristo Pensante in breve
- Cristo Pensante altitudine: 2333 metri
- Passeggiata percorribile in sicurezza da maggio a ottobre (se non c’è neve)
- Punti di partenza: Passo Rolle o Baita Segantini o Val Venegia
- Lunghezza del percorso: dipende dal punto di partenza (nell’articolo trovate tutti i dettagli)
- Il Cristo Pensante delle Dolomiti è un percorso adatto anche a chi non ha esperienza di trekking in montagna con le doute precauzioni e attenzioni

La storia del Cristo Pensante
Il Trekking del Cristo Pensante nasce da un’idea di Pino Dellasega, fondatore della scuola italiana di Nordic Walking, dopo due incontri. Il primo con una statua del Cristo Pensante durante un viaggio in Polonia, il secondo durante un’escursione da Malga Venegia a Baita Segantini in cui ha visto un uomo di religione musulmana inginocchiato a pregare vicino al fiume Travignolo.
A seguito di questi incontri e grazie alla collaborazione con le Aziende del Turismo della Val di Fiemme e del Primiero, il progetto prende vita e nasce così il percorso del Cristo Pensante.
La statua del Cristo Pensante, ad opera dello scultore Paolo Lauton, è stata ricavata da un blocco di marmo bianco locale, la Predazzite mista Pencatite e pesa oltre 20 quintali. La grande croce al suo fianco è fatta di cortèn, il ferro che diventa arrugginito ed è stata ideata e realizzata da Pierpaolo Dellantonio.
Il 16 giugno 2009, il Cristo Pensante, questa statua di un uomo pensante con le sembianze di Gesù, viene portato sulla Cima Castellazzo grazie ad un’operazione in elicottero dell’esercito italiano dando ufficialmente il via al Trekking del Cristo Pensante.
Il significato del Cristo Pensante
Pino Dellasega ha creato questo percorso per avvicinare i giovani alla montagna e per far capire loro i valori importanti della vita, di cui la montagna è metafora. Quest’escursione è accessibile a persone di qualsiasi età non essendo né particolarmente alta né particolarmente impegnativa, ma anche di ogni religione e provenienza, è un invito alla riflessione.
Il Trekking del Cristo Pensante è un percorso che mi piace tantissimo, non solo perché fattibile anche da persone meno allenate o meno abituate ad andare in montagna ma soprattutto per i panorami mozzafiato. Il panorama sia in salita che poi in cima al Monte Castellazzo è davvero stupendo. Importante anche il significato spirituale di questo percorso, pensato proprio per incentivare la riflessione e la ricerca di sé e del significato della propria presenza nel mondo.

Cristo Pensante come arrivare
Come arrivare al Cristo Pensante delle Dolomiti? Per fare quest’escursione dovrete arrivare a Passo Rolle, che potrete raggiungere in macchina dalla Val di Fiemme o con i mezzi pubblici se arrivate in treno fino ad Ora.
- In macchina dall’autostrada A22 dovrete uscire ad Egna/Ora e seguire le indicazioni per Cavalese, Predazzo e Passo Rolle.
- In treno scendete a Ora e da lì prendete un autobus per Predazzo e poi un altro autobus per Passo Rolle.
Cristo Pensante da San Martino di Castrozza
Come arrivare al Cristo Pensante da San Martino di Castrozza? Non è difficile, infatti vi basterà seguire la SS50 fino al Passo Rolle e parcheggiare al Passo. Da lì potrete seguire – a piedi – uno dei due itinerari indicati qui sotto.
Trekking del Cristo Pensante, dove parcheggiare
Una volta arrivati a Passo Rolle troverete un grande parcheggio sulla destra dove potrete lasciare la macchina, è totalmente gratuito e non ci sono limiti di tempo.
Il Trekking del Cristo Pensante: itinerario

Da dove partire
Per la partenza del Trekking del Cristo Pensante avete tre opzioni di percorso.
- Partite a piedi dal parcheggio di Passo Rolle e vi dirigete verso Malga Cervino per poi proseguire verso Baita Segantini; per raggiungere Baita Segantini da Passo Rolle c’è un sentiero che parte un po’ in salita per poi addolcirsi in una strada sterrata molto ampia e facilmente percorribile;
- Partite a piedi dal parcheggio di Passo Rolle, vi dirigete verso Malga Cervino e poi anziché salire a Baita Segantini prendete la deviazione su sentiero sterrato più stretto che trovate sulla sinistra;
- Prendere il bus navetta che da Passo Rolle arriva a Baita Segantini (2190m) (questa l’ho tenuta come ultima opzione perché il bus navetta è attivo soltanto nei periodi estivi, quindi se decidete di fare l’escursione a settembre o ottobre è meglio che controlliate se il servizio è attivo).

Sentiero del Cristo Pensante – opzione 1
Se scegliete la prima opzione, poco dopo Baita Segantini (2170m) in direzione Val Venegiotta troverete un sentiero in leggera discesa sulla sinistra che vi porterà sul lato nord del Castellazzo, la montagna che ospita il Cristo Pensante.
Camminando sul sentiero sterrato arriverete prima in un rado bosco di larici. Dopodiché inizia la salita su mulattiera che con numerosi zig-zag e tornanti vi conduce prima ad alcune postazioni della grande guerra e poi alla cima vera e propria dove troverete la statua del Cristo Pensante e la croce. La salita non è particolarmente difficile, è ripida solo nella prima parte ma comunque il terreno è largo e ben percorribile. Per la discesa potete tornare indietro dalla stessa strada oppure scendere sul davanti per il lungo canalone di cui vi parlerò nell’opzione 2.
Il Trekking del Cristo Pensante – opzione 2
Io preferisco questa seconda opzione invece. Poco dopo Baita Cervino sulla sinistra parte un sentiero in leggera salita che conduce alla parete est del Monte Castellazzo, che sì è un po’ più ripida ma è anche più panoramica.

Mi piace farlo in salita questo tratto perché penso sia un po’ più impegnativo rispetto all’altro quindi preferisco salirvi che farlo in discesa. Sono una fifona quindi ho paura di scivolare scendendo da questo lato. Dopo il terreno sterrato infatti c’è un pezzo su ghiaione, che non è pericoloso perché il sentiero è comunque abbastanza largo, però non si sa mai. In montagna è sempre meglio non sottovalutare il pericolo.

L’ultimo tratto poi si sviluppa su roccia, ma è fattibile. Da questa parte si arriva praticamente davanti alla Statua del Cristo Pensante e poi, scendendo dall’altra parte si passa attraverso le costruzioni di guerra di cui vi ho accennato prima.

Informazioni sul percorso
Il tempo totale per il percorso con partenza da Baita Segantini è di circa 2.45h però tenete presente che se partite da Passo Rolle a piedi dovrete calcolare un’oretta in più. I tempi poi sono molto soggettivi come sapete. Il dislivello non è tantissimo: da Baita Segantini sono circa 163m e di circa 350m se partite da passo Rolle. Questo la rende una passeggiata fattibile anche da persone meno allenate che vogliono godersi una giornata in montagna.
Trekking del Cristo Pensante con bambini
Adatta anche a bambini abituati a camminare in montagna vista la breve durata. Se la fate con bambini magari evitate il ghiaione, sia in salita che in discesa, preferendo quindi la prima parte dell’Opzione 1 che è meno esposta e di conseguenza meno pericolosa. Non è percorribile con passeggino (neanche quello da trekking) eventualmente con zaino o marsupio ma, ribadisco, in questo caso meglio evitare il ghiaione.

Consigli pratici e raccomandazioni
Per quanto un’escursione in montagna possa sembrare facile, è fondamentale avere l’equipaggiamento giusto onde evitare di mettersi in situazioni spiacevoli. Le scarpe sono di vitale importanza: indossate scarpe da trekking o scarponi. Sono fatti apposta per avere la giusta tenuta su terreni sterrati e di montagna ed eventuali situazioni meteo avverse.
Portate sempre con voi acqua, delle barrette energetiche in caso abbiate un calo di energia improvviso, e un k-way in caso di precipitazione improvvisa. Vestitevi a strati, in salita è facile che abbiate caldo visto lo sforzo ma una volta in cima è bene che abbiate con voi una felpa, un gilet o una giacca per coprirvi ed evitare fastidiosi colpi d’aria. Potrete poi scoprirvi nuovamente in discesa qualora le temperature lo richiedessero.

Le foto hanno colori diversi perché scattate durante due escursioni al Cristo Pensante. Quelle con il tempo più incerto sono state scattate a settembre mentre quelle con i colori più accesi ad agosto.
Vi lascio anche il video del Cristo Pensante creato dal padre fondatore di questo trekking, Pino Dellasega. Io lo trovo molto suggestivo e si vede anche la posa del Cristo Pensante su Cima Castellazzo.
Voi avete già fatto il Trekking del Cristo Pensante? Vi è piaciuto?
Se dopo l’escursione volete assaggiare i piatti della tradizione o gustarvi una cena gourmet, vi consiglio dove mangiare in Val di Fiemme.



Non conoscevo né la statua né il trekking. Ormai purtroppo è tardi, l’inverno è alle porte, ma metto in programma l’escursione per la prossima estate.
Sono contenta di averti dato un’idea per un’escursione, questa è molto bella anche in estate però magari parti presto la mattina, dopo rischi di trovare una ‘processione’, soprattutto in luglio e agosto.
Non conoscevo questo trekking, ma è un’escursione che mi piacerebbe molto fare. La statua del Cristo pensante in quel contesto deve essere molto suggestiva.
Lo è in effetti. E’ un percorso che invita alla meditazione e trovarsi ‘faccia a faccia’ con il Cristo Pensante in quota è suggestivo.
Mi piacciono le foto con i nuvoloni! L’escursione è bellissima, io non ne avevo mai sentito parlare ma la trovo davvero suggestiva sia per il percorso che per la possibilità di fermarsi in alto a pensare come quel Cristo che sembra guardarci e dirci di rimediare a tutti i guai che stiamo combinando sulla terra!
Ciao Antonella, non avevo pensato a questo aspetto ma effettivamente potrebbe essere proprio così. Dovremmo mandarci qualche ‘autorità’… magari la riflessione aiuterebbe questo nostro mondo…
Che escursione meravigliosa!!! Io amo il contatto con la natura e anche i percorsi che possono in qualche modo essere considerati dei “percorsi spirituali”. Non conoscevo questa località, mi hai incuriosito molto!
Ti consiglio questo percorso, è stato creato proprio per la meditazione e per la ricerca spirituale.
E’ davvero un itinerario in montagna bellissimo. Grazie della suggestione. Pensi che metà ottobre sia un periodo indicato per questi luoghi o è meglio andarci con la bella stagione?
Se non c’è ancora neve e trovi una bella giornata ottobre è perfetto perché le giornate sono limpide e l’aria frizzantina… mi saprai dire 🙂
Conosco questo percorso ma l’ho fatto.troppi anni fa!! Grazie di avermelo ricordato, devo ripeterlo!
Si ogni tanto è bello tornare e fare percorsi già conosciuti 🙂
io amo la montagna e fare trekking, quindi credo che anch’io come te sceglierei la seconda opzione che hai elencato, perchè i sentieri panoramici offrono spesso delle bellissime viste.
Quest’escursione è una di quelle da inserire nella lista delle cose da fare.
Ho visto che sei appassionata di trekking 🙂 se capiti da queste parti ce ne sono tante di escursioni panoramiche da fare…
Bei sentieri di montagna, purtroppo non sono mai stata da quelle parti a fare trekking, una delle mie grandi passioni. Io prendo spunti per quando riuscirò a organizzare un viaggetto.
Se vieni da queste parti ci sono un sacco di escursioni bellissime da fare 🙂 questa è meravigliosa ma ce ne sono tante altre, presto ne scriverò 🙂
Non conoscevo questo percorso di Trekking, eppure ho frequentato spesso la Val di Fiemme. Abbiamo in programma un incursione sulle dolomiti a fie ottobre, tempo permettendo proveremo a farlo!
Sono contenta che tu l’abbia scoperto grazie al mio blog 🙂 Poi dimmi come ti sembra!
Ti ringrazio perché era una meta che non conoscevo ma che mi ispira molto. E poi amo la Val di Fiemme e questa è un’ottima motivo per tornarci!
Mi fa molto piacere… io adesso faccio un po’ avanti e indietro tra Trentino e Veneto ma se capiti in Val di Fiemme fammelo sapere che ci prendiamo un caffè 🙂