Il ponte del 2 giugno, insieme all’Associazione Italiana Travel Blogger, abbiamo trascorso un weekend a Trento per partecipare ad un blog tour alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio, tra cui la grappa trentina e la tradizione familiare che c’è dietro, ma anche le bellezze culturali della città.
In collaborazione con il Consorzio Vini del Trentino e l’Istituto di Tutela della Grappa Trentina abbiamo vissuto 3 giorni provando e scoprendo vini e grappe di altissima qualità. E per quanto riguarda la grappa, abbiamo avuto la possibilità di visitare una delle maggiori distillerie della regione: la Marzadro.
Grappa trentina, la storia della Famiglia Marzadro
La nostra visita alla Distilleria Marzadro è iniziata a Brancolino, nella casa di Stefano Marzadro (e prima ancora dei suoi genitori), dove tutto è iniziato nel 1949. Ed è stato proprio Stefano a raccontarci la storia della sua famiglia e della grappa trentina.
Erano gli anni del dopoguerra e dopo anni “a servizio” a Roma, Sabina Marzadro tornò a casa con la voglia di cambiare vita. Il fratello, Attilio, era da sempre contadino e insieme diedero vita a quella che sarebbe diventata una delle maggiori distillerie del Trentino. Dapprima si fecero costruire un piccolo alambicco a fuoco diretto e iniziarono ad arrivare i primi carri colmi di vinacce e di lì a poco anche i primi clienti.
La famiglia si ampliò con Teresa, moglie di Attilio, e i loro sei figli, e con la famiglia anche l’azienda continuò ad ampliarsi, fino alla necessità di cambiare sede e di avere spazi maggiori. La nuova distilleria fu costruita a pochi passi dalla casa dove avevano lavorato per tanti anni. Venne aggiunto un ufficio, una grande pesa in cortile utile per pesare i carri colmi di vinacce e una fila di alambicchi. Oltre a questo anche una stanza per la fase finale dell’imbottigliamento e un piccolo negozio per la vendita al dettaglio.
La produzione e la vendita della grappa permisero ad Attilio di comprare una Fiat Giardinetta Belvedere, l’unica auto del paese in quegli anni che veniva usata anche per le emergenze dei compaesani oltre che per la consegna della grappa.
Cresciuti, i figli iniziarono ad aiutare nell’azienda di famiglia. “Una storia di famiglia… una passione che Attilio, orgoglioso dei suoi discendenti, tramandò nei minimi dettagli, svelando alla sua numerosa famiglia tutti i segreti dell’Arte del Distillare.“
Nel 1975 la Distilleria Marzadro lanciò la Grappa monovitigno prodotta con le vinacce di Marzemino
provenienti da Isera, fu un successo immediato. In seguito, la capacità di rinnovarsi e la qualità hanno permesso alla Distilleria Marzadro di continuare a prosperare e offrire prodotti di alta qualità.
Successivamente, l’entrata in azienda dei nipoti, attentamente istruiti dal nonno Attilio, hanno fatto sì che l’azienda diventasse una realtà dinamica, al passo con i tempi, in grado di superare anche le crisi che il mercato della grappa aveva vissuto qualche anno prima.
Nuovi prodotti e una nuova sede che permettesse alla Famiglia Marzadro di accogliere i tanti visitatori, furono i passi successivi di una tradizione familiare legata alle radici ma che allo stesso tempo stava spiccando sempre di più il volo.
Nel 2004 a Nogaredo, a 1 km da Brancolino, parte della campagna coltivata a vite di Attilio si trasformò una struttura architettonica elegante, tradizionale nella forma ma moderna al suo interno che ospita ancora oggi la distilleria, la bottaia, gli uffici, il magazzino e il reparto di imbottigliamento.
L’ impianto di distillazione, di forma circolare e composto da 8 alambicchi a Bagnomaria, è una foresta di rame illuminata dalla cupola in vetro che la sovrasta.
La Famiglia Marzadro però non si ferma mai e continua a sperimentare e produrre nuovi prodotti, come Anfora, la prima Grappa in assoluto a essere affinata negli omonimi contenitori di terracotta. Una Grappa dai sapori tipici del territorio, nata da un blend di vinacce autoctone: Teroldego, Marzemino e Merlot, per
l’80%, con l’aggiunta di Chardonnay, Müller Thurgau e Moscato, per un altro 20%.
Grappa trentina Marzadro: visita della distilleria
Qualità, valori e rimanere legati alle proprie radici ma con la capacità di rinnovarsi hanno fatto sì che la Distilleria Marzadro potesse essere conosciuta nel mondo per i suoi prodotti. In Trentino è una vera e propria istituzione, presente nei migliori ristoranti e in tantissimi negozi. Ma se vi devo consigliare dove acquistarla, non posso che raccomandarvi di visitare la Distilleria Marzadro a Nogaredo.
Non solo potrete visitare la distilleria e capire il processo di lavorazione che c’è dietro, ma potrete anche degustare diversi prodotti e scegliere quello (o quelli) che preferite. La scelta è molto ampia!
Qui trovate la diverse proposte di visite: come vedrete sono possibili diverse esperienze, e qualunque scegliate sono sicura che sarà una bella scoperta! Non so quanta familiarità avete con la produzione della grappa, ma io che ne sapevo poco pur apprezzando soprattutto quelle fruttate, ho trovato il percorso di visita molto interessante.
Abbiamo infatti visitato tutto il fabbricato, dalla zona con gli alambicchi a bagnomaria alle botti dove viene fatta stagionare la grappa, alle anfore da dove nasce il prodotto di cui abbiamo parlato prima al vero e proprio punto vendita. Insomma, abbiamo ripercorso tutto il processo di produzione della grappa trentina dalla consegna delle vinacce alla vendita al dettaglio.
L’Istituto Tutela della Grappa del Trentino
Dopo aver visitato la distilleria, a cena (curata dalla Locanda delle Tre Chiavi di Isera) abbiamo avuto modo di scoprire qualcosa in più sull’Istituto Tutela della Grappa del Trentino. L’Istituto è nato con l’obiettivo di valorizzare, tutelare e promuovere la qualità della produzione della grappa, ottenuta da vinacce prodotte esclusivamente in Trentino. Tra i suoi compiti anche quello di qualificare la grappa con l’apposito marchio d’origine grappa trentina.
L’Istituto ad oggi conta 25 membri, ovvero la quasi totalità delle distillerie trentine (tra cui anche Paolazzi di Cavalese).