Oggi vi porteremo alla scoperta di Montagnana, una città murata in provincia di Padova che abbiamo avuto modo di scoprire grazie ad un blog tour organizzato dallUfficio Turistico di Montagnana in collaborazione con il GAL Patavino e la Pro Loco di Montagnana nell’ambito del progetto “Dai colli all’Adige”. Se siete alla ricerca di una giornata in famiglia in un luogo ricco di storia, arte e bellezza, allora siete nel posto giusto. In questo articolo, vi racconto cosa vedere a Montagnana in un giorno.

Avevamo sentito parlare diverse volte di Montagnana e Michele in effetti ci era già stato, ma non avevamo avuto ancora l’occasione di visitarla insieme. Ci siamo quindi presi un sabato pomeriggio per visitarla in compagnia di altri blogger per scoprire le sue bellezze, neanche troppo nascoste.

Cosa vedere a Montagnana in un giorno

Montagnana: cosa vedere in un giorno

La storia di Montagnana

Situata nel cuore del Veneto, Montagnana è una cittadina dalla storia millenaria. Le sue mura, perfettamente conservate, sono un vero e proprio capolavoro di architettura militare.

Le origini di Montagnana risalgono all’epoca romana, ma fu nel Medioevo che la città raggiunse il suo massimo splendore. Nel 1242, Ezzelino III da Romano conquistò la città e iniziò i lavori di fortificazione. I lavori durarono circa un secolo e trasformarono Montagnana in una fortezza inespugnabile.

Montagnana fu un importante centro commerciale e culturale durante il Medioevo. Qui, infatti, si tenevano numerosi mercati e fiere, e la città era sede di una prestigiosa scuola di arti liberali.

Nel corso dei secoli, Montagnana ha attraversato numerosi eventi storici, ma ha sempre mantenuto la sua bellezza e il suo fascino. Oggi, la città è una meta turistica molto popolare, grazie alle sue mura, ai suoi palazzi storici e alle sue chiese.

Scoprite la storia di Montagnana e lasciatevi incantare dalla sua bellezza!

Cosa vedere a Montagnana in 1 giorno: il Mastio d’Ezzelino

Abbiamo iniziato la nostra visita dal Mastio d’Ezzelino, la torre più alta della città, da cui si può godere di una vista a 360°. Bellissimo perché da una parte, in una giornata limpida, si vedono i Colli Euganei (le Colline del Prosecco per capirci) e dall’altra i Colli Berici. Davvero un panorama suggestivo!

Il Mastio d’Ezzelino risale al XII secolo e come dicevo è la torre più alta della città con i suoi 38 metri di altezza. Al suo interno era divisa in sette piani in legno, collegati da scale removibili. La vita di guardia al suo interno era molto difficile, era sempre buio viste le feritoie molto strette sulle pareti. Ma era di fondamentale importanza.

La sua storia è ricca di avvenimenti e personaggi affascinanti, ma è soprattutto legata a Ezzelino da Romano, un signore tiranno che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di Montagnana, avendo fatto erigere lui stesso torri e fortificazioni dopo aver messo a fuoco la città.

Quello che noi vediamo oggi, è molto vicino a com’era stato costruito in origine.

Orari di apertura

Il Mastio di Ezzelino è aperto e visitabile in autonomia. L’accesso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.

Orario Estivo:

  • martedì 16.00-19.00
  • Da mercoledì a venerdì 9.30-12.30 e 16.00-19.00
  • Sabato 9.30-19-00
  • Domenica e festivi 10.00-19.00

Orario Invernale:

  • martedì 15.00-18.00
  • Da mercoledì a venerdì 9.30-12.30 e 15.00-18.00
  • Sabato 9.30-18-00
  • Domenica e festivi 10.00-18.00 (chiuso 25 dicembre e 1 gennaio)

L’ultima domenica del mese, alle ore 15.00, sarà possibile visitare la torre accompagnati da una guida che illustrerà ogni sua caratteristica e curiosità.

Prezzi per visitare il Mastio d’Ezzelino

Il costo a persona è di euro 1,50 (gratuito per bambini fino a 6 anni). La visita guidata dell’ultima domenica del mese ha un costo a persona di euro 3,00.

Le mura di Montagnana

Dopo il Mastio, siamo andati a scoprire ciò che le mura di Montagnana hanno da raccontare di una storia travagliata, passaggi di potere, battaglie. E’ stato interessante scoprire anche l’evoluzione della città, la funzione che le mura hanno avuto negli anni, gli aneddoti. Ci sono ben 268 arcate, ed erano utilizzate come magazzini in cui riporre le scorte, i cittadini di Montagnana potevano ‘affittarle’ ma in cambio dovevano tenere pulita e in ordine la città.

Montagnana era l’epicentro tra diverse province, di conseguenza era uno snodo stradale importante e possedere questo territorio era interessante per poi raggiungere altri possedimenti e altri territori. All’epoca poi era molto importante il commercio di canapa, Venezia aveva quindi rapporti economici molto solidi con la città che gliela forniva.

Cosa vedere a Montagnana: il Duomo di Santa Maria Assunta

Siamo poi rientrati da una delle porte laterali delle mura, e ci siamo diretti verso la piazza
Vittorio Emanuele II dove si erge il Duomo di Santa Maria Assunta. Da fuori, sembra una chiesa come tante ne abbiamo in Italia, ma una volta dentro si capisce che in realtà, contiene diversi capolavori. Il primo è “La battaglia di Lepanto”, un enorme e maestoso dipinto che racconta le vicende di questa celebre battaglia. Lo si incontra appena entrati, sulla sinistra.

Proseguendo per la navata, sempre sulla sinistra si può ammirare la Madonna del Santo Rosario. Sembra che sia stata portata in salvo proprio dalla Battaglia di Lepanto da un ufficiale veneziano per salvarla dai turchi. In effetti, la Madonna richiama lo stile bizantino.

Duomo di Montagnana

Dopodiché, continuando verso il cuore del Duomo, si possono ammirare altri affreschi e opere d’arte di un certo spessore, che potete apprezzare meglio con una visita guidata.

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Dopodiché abbiamo fatto una passeggiata in centro – sapevate che Montagnana è quasi interamente percorribile sotto a dei bellissimi portici? Sotto ai portici, ci sono diverse botteghe alimentari, negozi artigianali, pasticcerie storiche. Insomma, c’è dove passare un pomeriggio in relax per immergersi nell’atmosfera della città.

Cosa vedere a Montagnana: la Rocca degli Alberi

Dalla parte opposta rispetto al Mastio d’Ezzelino, si trova la Rocca degli Alberi, eretta tra il 1360 e il 1362 sotto la guida dell’architetto militare Francesco da Schicci, è un imponente simbolo dell’antica città murata. La sua struttura include un mastio che raggiunge un’altezza di almeno 35 metri, un nucleo centrale rivolto verso la città e un ponte fortificato che sovrasta il fossato, anticipando l’imponente porta in legno di rovere.

Inizialmente, la Rocca degli Alberi aveva uno scopo prettamente difensivo: si presentava come un’isola avvolta da una fitta foresta, con la roccaforte che emergeva dal paesaggio circostante. Circondata da un fossato sia all’esterno che all’interno delle mura, la Rocca era accessibile tramite quattro ponti levatoi. Lungo l’ingresso, controllato da due torri, si trovavano quattro porte a battenti e due saracinesche.

Ora il giardino vicino a una delle torri, ospita rievocazioni storiche ed eventi. Nel nostro caso, ad attenderci c’era la Compagnia del Leone Nero, una compagnia d’arme che partecipa a rievocazioni storiche e sfilate ma anche a competizioni sportive di tiro con l’arco. I membri della Compagnia ci hanno illustrato le armi di un tempo, dalle spade agli archi, ci hanno poi mostrato (e fatto provare!) come tirare con l’arco e raccontato come vengono costruiti gli archi, dalla scelta del legno alla piegatura alla rifinitura. Ci siamo divertiti davvero tanto!

Rocca degli Alberi, cosa vedere a Montagnana

Cosa vedere a Montagnana: Palazzo Magnavin Foratti, la dimora veneta del Gattamelata a Montagnana

Palazzo Magnavin Foratti è un elegante palazzo del Quattrocento situato nel centro storico di Montagnana. L’edificio, che si affaccia sulla piazza principale, è impreziosito da una pentafora centrale al piano nobile, da un ricco portale istoriato e da fini decorazioni in pietra tenera. Sul fronte dell’edificio e sotto l’ampio portico a tre arcate sono inoltre ancora visibili porzioni di raffigurazioni ad affresco.

Gli elementi e lo stile architettonico di Palazzo Magnavin Foratti rimandano alle dimore nobiliari che si affacciano sul Canal Grande a Venezia. Questa somiglianza ha fatto ipotizzare che il palazzo fosse di proprietà di Erasmo da Narni, condottiero noto come il Gattamelata. La Serenissima, infatti, avrebbe donato a lui questo pregevole edificio quale ricompensa per l’apporto militare dato alle truppe veneziane.

Oltretutto è documentato che Giacoma da Leonessa, moglie del Gattamelata, visse molti anni a Montagnana, città dove morì nel 1466. Potrebbe darsi, quindi, che ella dimorasse proprio all’interno di questo magnifico edificio d’impronta lagunare.

Il Palazzo è proprietà privata, tuttavia spesso ospita mostre proprio al suo ingresso. Viene aperto al pubblico ogni 3° domenica del mese dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Eventi e sagre a Montagnana

A conclusione del nostro blog tour, abbiamo poi assaggiato le eccellenze enogastronomiche del territorio, in particolare il prosciutto di Montagnana. Curiosità: sapete che al prosciutto di Montagnana viene addirittura dedicata una sagra? È chiamata “Prosciutto Veneto DOP in Festa” e solitamente è nella prima metà del mese di maggio. Quest’anno ad esempio ha avuto luogo dal 10 al 21 maggio.

Montagnana però ha altri due eventi importanti. Il Palio 10 Comuni che di solito è nei primi giorni di settembre e vi partecipano i comuni di Casale di Scodosia, Castelbaldo, Masi, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Merlara, Montagnana, Saletto, Santa Margherita d’Adige, Urbana.

Il programma del Palio è ricco di eventi e manifestazioni ma vi invito a visitare il sito ufficiale per conoscerli tutti.

Ultimo evento che vi consiglio di considerare per una visita a Montagnana, sono i Mercatini di Natale. Sono magici ovunque, ma in una città murata penso possano essere ancora più suggestivi. Se avrò occasione, andrò a vederli anch’io visto che non li ho ancora visti. Ci saranno eventi indicativamente dall’8 dicembre al 6 gennaio.

Se vi stavate chiedendo per cosa è famosa Montagnana, ora dovresti avere tutte le risposte! Che dite, ci vediamo a Montagnana?